Nasce il consorzio tra Rolls-royce, Avio aero e Ihi per sviluppare il motore del caccia Gcap. Per l’Italia è una svolta storica passando da produttrice di componenti a protagonista nella progettazione propulsiva, con un ruolo centrale nello sviluppo di tecnologie strategiche di sesta generazione
Il Global combat air programme (Gcap) rappresenta uno dei più ambiziosi progetti di difesa aeronautica a livello internazionale. Lanciato da Italia, Regno Unito e Giappone, il programma mira a sviluppare entro il 2035 un caccia di sesta generazione che segnerà un salto qualitativo non solo sul piano operativo, ma anche su quello industriale. La piattaforma dovrà integrare capacità stealth avanzate, sensori di nuova generazione, sistemi di guerra elettronica e soprattutto un motore radicalmente innovativo, in grado di garantire prestazioni e sostenibilità ben oltre gli standard attuali.
Nasce il consorzio dei motori Gcap
In questo quadro si inserisce l’annuncio della nascita del consorzio tra Rolls-royce (Uk), Avio aero (Italia) e Ihi (Giappone), che avrà il compito di sviluppare il cuore propulsivo del velivolo. Non si tratta di un passo scontato poiché fino ad oggi l’Italia, pur vantando eccellenze come Leonardo nella produzione di velivoli, non ha mai avuto un ruolo primario nella progettazione di interi motori aeronautici da caccia, limitandosi alla realizzazione di componenti e sottosistemi. La partecipazione di Avio aero a questo consorzio potrebbe quindi segnare una svolta storica, rafforzando la sovranità tecnologica nazionale e offrendo al Paese un accesso diretto a un settore critico come quello della propulsione militare.
“In Avio aero siamo orgogliosi di contribuire con la nostra consolidata esperienza e conoscenza nella progettazione, sviluppo e produzione di tecnologie motoristiche avanzate a questa partnership internazionale chiave”, ha dichiarato Pierfederico Scarpa, senior vice president marketing & sales di Avio aero. “Lavorando in perfetta sincronia con Rolls-royce e Ihi, non stiamo solo sviluppando il sistema di alimentazione e propulsione per Gcap, stiamo plasmando il futuro della collaborazione aerospaziale tra tre nazioni”.
Il consorzio, spiegano le aziende coinvolte, non è una semplice partnership, ma una vera e propria integrazione delle competenze, che permetterà di accelerare lo sviluppo di un motore completamente nuovo, pensato su misura per il Gcap. “Questo nuovo accordo rappresenta un passo fondamentale”, ha sottolineato Phil Townley di Rolls-royce, “ci consente di passare da programmi nazionali a un approccio veramente internazionale, di una squadra unica. Combinando le nostre competenze complementari, stiamo accelerando le scoperte tecnologiche che alimenteranno Gcap”. Dal canto suo, Atsushi Sato di Ihi corporation ha evidenziato come “questa collaborazione rappresenti una nuova era per la propulsione dell’aviazione da combattimento, combinando l’innovazione giapponese con i punti di forza dei partner britannici e italiani per creare un motore dalle prestazioni senza pari”. Si punta a innovazioni radicali nei materiali, nella manifattura additiva, nei sistemi di raffreddamento e nella progettazione dei compressori ad alta pressione. Sono già in corso test su un combustore di nuova generazione, prodotto con tecniche avanzate di Additive layer manufacturing, capace di resistere a temperature più elevate e garantire al tempo stesso maggiore efficienza e durata. La creazione di questo consorzio rappresenta anche un cambio di paradigma nelle collaborazioni internazionali. Si passa da contratti nazionali paralleli a una vera gestione integrata, che lavorerà direttamente con Edgewing, la joint venture tra Bae systems, Leonardo e Jaiec incaricata dell’integrazione complessiva del velivolo.
Le ultime mosse del programma Gcap
Questo passo si aggiunge ad altre iniziative cruciali. Solo pochi giorni fa è stato annunciato anche il consorzio Gcap electronics evolution (G2E), che vede Leonardo, Mitsubishi electric e Elt group impegnati nella progettazione dei sistemi di sensori e comunicazioni avanzati, noti come Isanke & Ics. Questi garantiranno la superiorità informativa del caccia, rendendolo capace di raccogliere, elaborare e condividere enormi volumi di dati in tempo reale.
Messi insieme, questi due annunci dimostrano come il Gcap stia entrando nella fase della costruzione dei pilastri tecnologici, motore e sensoristica, che definiranno la sua identità e lo distingueranno dalle generazioni precedenti di velivoli da combattimento. Per l’Italia, il coinvolgimento diretto sia nella parte avionica che in quella propulsiva non solo rafforza la posizione industriale del Paese, ma apre la prospettiva di un ruolo centrale nella futura difesa europea e transpacifica.