Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, velivoli Nato hanno abbattuto droni russi penetrati nello spazio aereo dell’Alleanza. L’episodio, che ha coinvolto la Polonia e portato a danni materiali, viene letto a Bruxelles e Kyiv come un atto deliberato di Mosca. Le accuse si intrecciano con le imminenti esercitazioni congiunte Zapad tra Russia e Bielorussia. “Un evento da cui non si potrà più tornare indietro”, commenta Teresa Coratella, vicedirettrice e policy fellow dell’ufficio di Roma dello European Council on Foreign Relations
Il conflitto in Ucraina torna ad interessare il suolo europeo. Secondo quanto riportato dalle autorità politiche e militari di Varsavia, durante la notte alcuni droni russi (circa una dozzina, secondo quanto riportato) avrebbero violato lo spazio aereo polacco, portando ad un’immediata reazione da parte dell’apparato di difesa dell’Alleanza Atlantica, con velivoli polacchi, olandesi e italiani che si sono levati immediatamente in volo per abbattere i droni di Mosca. Il ministro della Difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz ha confermato l’avvenuto abbattimento di tutti i sistemi unmanned. Non sono state riportate vittime, ma i detriti di un drone precipitato hanno scoperchiato una casa a Wyryki-Wola, nella Polonia orientale, vicino al confine con la Bielorussia. Per questioni di sicurezza, gli aeroporti di Varsavia, Modlin, Rzeszów e Lublino sono stati chiusi durante la notte.
Non è la prima volta che accade qualcosa di simile. Nel novembre 2022 un missile russo si era schiantato nei pressi della cittadina polacca di Przewodów, causando due vittime; più recentemente, lo scorso agosto un altro drone russo era precipitato in territorio polacco, non troppo lontano da Varsavia. In altre occasioni altri droni russi erano precipitati su territorio di altri Paesi dell’Alleanza, come la Romania o la Lituania. Tuttavia, prima d’ora i vettori russi non erano mai stati abbattuti direttamente da un’operazione militare delle forze di difesa Nato.
E questa volta, al contrario delle precedenti occasioni, secondo le dichiarazioni di alcuni rappresentanti politici rilasciate nelle scorse ore l’episodio non sembra venir trattato come un incidente. L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas ha affermato che si tratta della “più grave violazione dello spazio aereo europeo da parte della Russia dall’inizio della guerra, e tutto lascia pensare che sia stata intenzionale, non accidentale”, mentre il primo ministro belga Bart De Wever ha dichiarato che “è chiaro che Putin non è interessato alla pace, non è interessato a un cessate il fuoco. Ci sta provocando, ci sta prendendo in giro, e l’unica reazione possibile è quella di sostenere ancora di più l’Ucraina e cercare di paralizzare l’economia russa il più possibile”. Anche dal lato ucraino Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha a sua volta espresso il suo sostegno alla tesi che la Russia stia mettendo alla prova le difese occidentali con una “strategia completamente consapevole”.
Dopo un incontro dell’Ufficio per la Sicurezza Nazionale, il premier polacco Donald Tusk e il presidente Karol Nawrocki hanno formulato una “raccomandazione congiunta” per l’attivazione dell’Articolo 4 dell’Alleanza Atlantica, secondo cui “le Parti si consulteranno ogni qualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti sia minacciata”.
“Stanotte in Polonia si è consumata la più grave violazione dello spazio aereo europeo dall’inizio della guerra: un attacco deliberato con oltre 20 droni russi. Un atto inaccettabile che condanno con fermezza, con un duplice scopo: provocare e testare. Mosca sta volutamente alimentando un’escalation che nessuno vuole. È evidente che non ha alcun interesse ad una tregua ed alla pace. […] L’Italia, insieme agli Alleati della Nato, resta al fianco della Polonia e di ogni Nazione dell’Alleanza Atlantica a difesa della sicurezza e della pace” è il commento dle Ministro della Difesa italiana Guido Crosetot, espresso dall’account X ufficiale del Ministero della Difesa.
“La violazione dello spazio aereo polacco da parte dei droni russi costituisce quel tassello e quel passo successivo dell’invasione russa dell’Ucraina, atteso e preannunciato dalla Polonia e dai Paesi baltici. Proprio grazie al livello di allerta che negli ultimi tre anni Varsavia, e le altre capitali del nord Europa hanno mantenuto alto non ci siamo trovati impreparati. Tuttavia questo avvenimento costituisce un passo senza precedenti, e soprattutto un evento da cui non si potrà più tornare indietro”, commenta per Formiche.net Teresa Coratella, vicedirettrice e policy fellow dell’ufficio di Roma dello European Council on Foreign Relations. “La Polonia è in questo momento il Paese maggiormente esposto alla minaccia di Mosca. Oltretutto questo incidente accade in un momento veramente critico per l’Europa, in cui un coordinamento e una sinergia tra le principali capitali europee dovrebbe risultare un processo immediato. Ma la crisi politica in Francia, e una situazione politica sempre più instabile in Germania non permettono una reazione forte e solida, una reazione che invece dovrebbe essere vitale”.
La vicenda arriva in un momento in cui le tensioni sono già alte con l’avvicinarsi dell’avvio dell’edizione 2025 dell’esercitazione militare Zapad (termine russo per indicare l’Ovest), che vedrà coinvolte le forze di Russia e Bielorussia e durerà per cinque giorni a partire dal prossimo venerdì.