Fincantieri ha siglato un accordo con Pgz per l’ammodernamento della Marina militare polacca, che include il programma dei sottomarini Orka. L’espansione internazionale e il know-how tecnologico spingono anche i risultati finanziari, con il titolo che ha toccato livelli da record a Piazza Affari
In un contesto in cui i Paesi della Nato rafforzano le proprie capacità militari, Fincantieri amplia i suoi impegni internazionali, tra progetti già avviati, navi ibride per il settore energetico offshore e sottomarini per partner strategici. Il programma Constellation, già avviato da tempo con la Marina statunitense e che prevede la costruzione di nuove fregate di ultima generazione, ha dato al gruppo una visibilità oltreoceano. Più di recente è arrivata la commessa dalla britannica North star per due Service operation vessels (Sov) ibride, navi specializzate nel supporto alla manutenzione dei parchi eolici offshore, dotate di sistemi a basse emissioni che ne fanno un esempio concreto di cantieristica sostenibile. A queste vittorie si è ora aggiunta la firma di un accordo con il colosso polacco Pgz per l’ammodernamento della Marina polacca: un’intesa che apre un nuovo fronte strategico in Europa orientale e rafforza la posizione di Fincantieri come partner di riferimento nei programmi di difesa.
Know-how italiano per l’ammodernamento della Marina polacca
L’intesa, presentata in occasione della Fiera internazionale della difesa Mspo di Kielce, si concentra sul programma di acquisizione dei sottomarini Orka, uno dei progetti più rilevanti per le Forze armate polacche. L’accordo prevede una cooperazione che non si limita alla fornitura di piattaforme, ma include anche la progettazione, la costruzione e il supporto operativo, con l’obiettivo di coinvolgere in modo diretto l’industria della difesa nazionale. Questo approccio non solo garantisce un trasferimento tecnologico di alto livello, ma apre anche prospettive per iniziative congiunte rivolte ad altri mercati internazionali, rafforzando ulteriormente la presenza europea del gruppo guidato da Pierroberto Folgiero.
Proprio l’amministratore delegato ha sottolineato il valore strategico dell’operazione, affermando: “La Polonia è un partner strategico per Fincantieri e siamo orgogliosi di contribuire ai suoi ambiziosi piani di ammodernamento navale” una dichiarazione che testimonia la volontà dell’ad Folgerio di espandere le frontiere del gruppo. “Con oltre 180 sottomarini costruiti e una lunga e solida esperienza nelle piattaforme navali avanzate, siamo pronti a mettere a disposizione il nostro know-how per supportare il programma Orka e sviluppare una collaborazione industriale di lungo periodo con Pgz e con l’industria della difesa nazionale”.
Difesa e nuove commesse spingono il titolo
I risultati industriali di Fincantieri si riflettono in modo evidente anche sui suoi indicatori finanziari e sull’andamento in Borsa. Il protrarsi delle tensioni in Ucraina e la crescente priorità europea alla difesa hanno sostenuto il settore, portando il titolo del gruppo a raggiungere a Piazza Affari un record storico di 20,74 euro, chiudendo poi a 20,36 euro con un rialzo del 5,06% (dall’inizio dell’anno l’incremento sfiora il 200%). La capitalizzazione di mercato si avvicina così ai 6,5 miliardi di euro, spinta non solo dalle condizioni favorevoli del mercato, ma anche dalle prospettive di nuovi ordini per circa 20 miliardi fino al 2027, tra cui gare per sommergibili e fregate in Arabia Saudita, Grecia, Norvegia e Stati Uniti.