Il ministro degli Esteri di Taiwan, Lin Chia-lung, ha inaugurato a Roma la sede rinnovata dell’Ufficio di rappresentanza e incontrato parlamentari italiani. L’iniziativa segue la recente missione parlamentare italiana a Taipei, segno di rapporti in crescita. Formentini (Lega): lavoriamo per preservare lo status quo e includere Taiwan nelle organizzazioni internazionali
L’inaugurazione della rinnovata sede dell’Ufficio di rappresentanza di Taipei a Roma, è stata l’occasione per una visita del ministro degli Esteri di Taiwan, Lin Chia-lung, in Italia. Evento raro (rarità legata alle complessità politiche nelle relazioni con Taipei) che ha offerto al capo della diplomazia della Repubblica di Cina l’opportunità di incontrare personalmente alcuni parlamentari italiani.
L’iniziativa romana rientra nel tour europeo del capo della diplomazia taiwanese, centrato sulla promozione del programma culturale “Taiwan Culture in Europe 2025”. Durante la cerimonia, Lin ha sottolineato che Taiwan e Italia condividono “i valori di libertà, democrazia e diritti umani” e che intrattengono scambi intensi in diversi settori. Il rinnovamento della sede diplomatica, ha detto, rappresenta “un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali”.
Il ministro ha descritto Taiwan e Italia come partner economici complementari e affidabili: da una parte i punti di forza italiani in innovazione, design e industria, dall’altra le competenze taiwanesi in tecnologia, energie verdi e manifattura. Una cooperazione, ha aggiunto, che porta benefici reciproci e rafforza la catena di approvvigionamento globale.
Alla cerimonia erano presenti il presidente del Gruppo parlamentare di amicizia Italia-Taiwan, senatore Lucio Malan, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e il vicepresidente della Commissione Esteri della Camera Paolo Formentini.
Centinaio ha accolto Lin ribadendo che l’apertura nel 2023 di un secondo ufficio di rappresentanza a Milano e la ristrutturazione di quello romano riflettono “il progressivo rafforzamento dei rapporti bilaterali”. Ha definito Taiwan “un modello democratico” e ha ricordato di aver promesso al presidente Lai Ching-te — durante una sua visita a Taipei — che l’Italia “sarà sempre al fianco di Taiwan”.
Formentini sottolinea commentando l’incontro con Formiche.net che l’obiettivo comune, “su cui deve impegnarsi tutta la Comunità internazionale”, è il “mantenimento dello status quo nello Stretto di Taiwan”, formula internazionale usata per evidenziare la necessità di mantenere intatti gli equilibri tra Taipei e Pechino. Una posizione fondamentale, a maggior ragione in questa fase storica in cui la Cina di Xi Jinping sembra sempre più orientata verso pressioni per “riannettere” — come dice il Partito Comunista Cinese — al mainland l’Isola, che la Cina considera una provincia ribelle.
Il vicepresidente della Commissione Esteri ricorda anche il lavoro fatto con i colleghi della Camera votando nel settembre dello scorso anno la risoluzione per chiedere di inglobare Taiwan, “almeno come osservatore”, nelle organizzazioni multilaterali internazionali, a cominciare da quelle legate alle Nazioni Unite. Un obiettivo più volte richiesto dal governo taiwanese.
La missione di Lin in Europa, tenuta riservata fino all’ultimo per ragioni di sensibilità diplomatica, è iniziata nella Repubblica Ceca, dove il ministro ha partecipato all’apertura della mostra “100 Treasures, 100 Stories: Treasures from the National Palace Museum”, con reperti provenienti dal Museo del Palazzo Nazionale di Taipei.
La visita a Roma si inserisce in una dinamica di contatti crescenti tra Italia e Taiwan. Solo poche settimane fa, una delegazione parlamentare italiana si era recata a Taipei nell’ambito di una missione di Parliamentary Diplomacy, sottolineando la volontà di rafforzare i rapporti politici e istituzionali con l’isola.
Le visite pubbliche dei ministri degli Esteri taiwanesi in Paesi che non intrattengono relazioni diplomatiche ufficiali con l’isola sono rare. Il ministero degli Esteri di Taipei non ha diffuso ulteriori dettagli sull’agenda europea di Lin, limitandosi a confermare che la missione è legata alla campagna “Taiwan Culture in Europe 2025”, e che altri annunci saranno resi noti successivamente.