Questa alleanza non è solo una tregua, ma una strategia. Musk può finanziare campagne anti-censura e potenziare X come megafono Maga; Trump può mobilitare le masse con il suo carisma. Insieme, sono una minaccia per i democratici, già indeboliti dalla sconfitta di Harris
Il 21 settembre 2025, allo State Farm Stadium di Glendale, Arizona, l’immagine di Donald Trump ed Elon Musk, spalla a spalla, al memorial di Charlie Kirk non è solo un momento di cordoglio, ma un atto politico di portata non banale. La loro presenza congiunta al funerale del fondatore di Turning Point Usa, assassinato in circostanze ancora piuttosto oscure, non è casuale: è il primo lascito politico di Kirk, la pace tra i due titani del movimento Maga. Questo gesto, carico di simbolismo, segna infatti la potenziale rinascita di un’alleanza che potrebbe ridisegnare il percorso del mondo conservatore nei prossimi anni.
Charlie Kirk, morto a 31 anni, era il volto giovane e incendiario della destra americana. Con Turning Point Usa, fondata nel 2012, aveva trasformato un’organizzazione studentesca in un colosso della mobilitazione conservatrice, combattendo il “wokeismo” e galvanizzando milioni di giovani con podcast, conferenze e campagne virali su X. La sua morte violenta ha scosso il mondo Maga. Ma è stato proprio questo lutto a diventare il catalizzatore per una riconciliazione attesa e necessaria tra Trump e Musk, i cui dissidi pubblici avevano minacciato di frammentare il movimento.
Ricordiamo il contesto: nei mesi precedenti, la relazione tra i due era implosa. Trump aveva accusato Musk di “tradimento” per presunti tentennamenti nei finanziamenti alla campagna Maga, mentre Musk, su X, aveva criticato il “vecchio stile” dell’ex presidente, ironizzando sulla sua ossessione per i comizi. I loro scontri, amplificati dai media, rischiavano di indebolire il fronte conservatore in vista delle midterm 2026. Eppure, Kirk era il punto di contatto tra i due. Trump lo aveva ospitato alla Casa Bianca nel 2019, celebrandolo come “il futuro del partito”. Musk, dal canto suo, aveva lodato su X la “visione futuristica” di Kirk, definendolo “un patriota 2.0”. La morte di Kirk ha offerto l’occasione per trasformare il dolore in unità.
Il funerale, con oltre 50mila partecipanti e un’onda di bandiere rosse, è stato un evento ad alto tasso emotivo. Trump, accolto da cori di “Usa! Usa!”, si è avvicinato a Musk, seduto in prima fila accanto a figure come Tucker Carlson e Marjorie Taylor Greene. La stretta di mano tra i due, immortalata dalle telecamere, è stata più di un gesto: è stata la pace. Una lettrice di labbra, Nicola Hickling, ha decifrato il loro scambio: Trump ha esordito con un “How are you doing?”, seguito da “So Elon, I’ve heard you wanted to chat. Let’s try and work out how to get back on track”. Musk ha annuito, e Trump ha chiuso: “I’ve missed you”. Musk ha poi compiuto un gesto curioso, formando con le mani una “piramide”, interpretato dai più come un omaggio alla resilienza Maga, nonostante i teorici del complotto vi vedano altro.
Entrambi hanno condiviso su X la foto dell’abbraccio con la didascalia “For Charlie”, un post che ha raccolto milioni di like in poche ore. Questo è il primo lascito politico di Kirk: la riconciliazione tra Trump e Musk, un’unione che cementa il Maga come forza coesa. Perché questa pace è cruciale? Primo, il timing: a un anno dalle midterm, Trump ha bisogno del genio tecnologico di Musk per contrastare le Big Tech “woke”, mentre Musk vede in Maga un baluardo contro regolamentazioni oppressive. Secondo, il luogo: l’Arizona, stato chiave e roccaforte di Turning Point, amplifica il messaggio. Terzo, il simbolismo: Kirk, con la sua morte, ha unito il passato (Trump) e il futuro (Musk) in un patto suggellato dal lutto.
Questa alleanza non è solo una tregua, ma una strategia. Musk può finanziare campagne anti-censura e potenziare X come megafono Maga; Trump può mobilitare le masse con il suo carisma. Insieme, sono una minaccia per i democratici, già indeboliti dalla sconfitta di Harris. Come ha twittato Musk, “Charlie ci ha insegnato a combattere uniti”. Tuttavia, non mancano le ombre: il New York Times parla di “teatrino populista”, e le indagini sulla morte di Kirk potrebbero rivelare dettagli scomodi. Ma per ora, il messaggio è chiaro: la pace tra Trump e Musk è il lascito di Kirk, e il Maga si sente più forte.