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Cosa sappiamo sull’Hycore, il missile ipersonico testato dalla Corea del Sud

La Corea del Sud ha svelato i primi test di volo del missile da crociera ipersonico l’Hycore, che permetterebbe al Paese di entrare nel ristretto club dei Paesi con capacità ipersoniche. E di rimodellare gli equilibri di sicurezza regionali

Alcune immagini pubblicate nelle scorse ore dalla Corea del Sud hanno ridefinito gli equilibri militari nella penisola coreana e nella più vasta regione indo-pacifica. Nelle fotografie in questione sono infatti ritratti i primi test di volo dell’Hycore, missile da crociera ipersonico sviluppato congiuntamente dalla governativa Agency for Defense e da Hanwha Aerospace, e nello specifico la fase di lancio da una piattaforma verticale terrestre e la separazione del suo booster di primo stadio (dei due che compongono la struttura del sistema); in parallelo, è stata diffusa anche un’altra immagine che mostra un test nella galleria del vento, che rivela ulteriori dettagli sull’aspetto del missile. Dal 2018 (anno di avvio del progetto) ad ora, il vettore in questione era stato osservato soltanto attraverso riproduzioni modellistiche o rendering computerizzati.

La configurazione sembra essere quella “tipica” per sistema ipersonico alimentato da scramjet, configurazione che prevede l’uso di un motore ausiliario per accelerare il missile fino a una velocità quasi ipersonica affinché lo scramjet funzioni correttamente prima di sganciarsi. Ma a differenza dei suoi corrispettivi, che di solito impiegano un booster monostadio, l’Hycore impiega un razzo a propellente solido a due stadi per raggiungere la velocità richiesta.

Nel 2022, una fonte istituzionale di Seul ha condiviso con Janes alcune specifiche tecniche del missile, tra cui una lunghezza di 8,7 metri, un peso di 2.400 chilogrammi e una velocità massima di Mach 6,2. Secondo notizie non confermate, l’Hycore avrebbe già raggiunto una velocità di Mach 6 nei test effettuati nel corso del 2024. Il missile può mantenere una velocità di crociera ad alta quota a 30 chilometri per circa 500 chilometri prima di iniziare una planata ipersonica di 300 chilometri, con una gittata totale stimata di 800 chilometri.

Sulla base delle informazioni disponibili, l’Hycore dovrebbe avere adatto sia ad essere impiegato da sistemi terrestri che da sistemi marittimi, come i cacciatorpedinieri Kdx-III o i sottomarini Kss-III, o aerei, come il caccia Kf-21 o il F-15K. Per quel che riguarda i bersagli, esso potrebbe essere impiegato sia contro obiettivi terrestri fissi che, anche se non si è certi riguardo a questa ipotesi, sia contro vascelli di superficie di dimensioni sufficientemente grandi.

I piani sudcoreani per lo sviluppo di queste capacità, che presto potrebbe entrare nel ristretto club dei Paesi con capacità ipersonica, vanno letti nel quadro delle crescenti tensioni geopolitiche nell’area. A partire da quelle con la Corea del Nord, che a sua volta sta potenziando le proprie capacità missilistiche e nucleari, possibilmente sfruttando in questo senso il sostegno del Cremlino. Di fronte a questa minaccia, Seul ritiene sempre più urgente dotarsi di armamenti con una maggiore capacità distruttiva, così da rafforzare la propria strategia di deterrenza verso Pyongyang.

Al di fuori della penisola coreana, le principali preoccupazioni verso Seul (ed i suoi alleati) vengono dalla Repubblica Popolare Cinese, che a sua volta sta portando avanti programmi ipersonici in rapido sviluppo. In questo contesto, il missile Hycore potrebbe diventare un elemento fondamentale nell’architettura di sicurezza regionale costituita dalla Corea del Sud congiuntamente con i Paesi partner.

 

 

 

 

 

 

 


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