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Agricoltura, energia, migranti. Le priorità italiane al Med9

Resta centrale il tema migratorio che va rafforzato tramite la lotta alle immigrazioni irregolari anche con l’uso migliore “dei corridoi legali di immigrazione regolare che aiuta appunto la crescita e competitività dell’Italia e dell’Europa”. Il governo Meloni reputa fondamentale il lavoro di squadra con l’Africa, “che per l’Italia è una priorità”: in quest’ottica va letto il viaggio che Tajani effettuerà la prossima settimana in Mauritania, Senegal e Niger

Il mercato unico sarà una molla per consentire all’Europa di compiere oggettivi progressi. È questo uno dei passaggi chiave dell’intervento di Antonio Tajani in occasione della plenaria Med9 che si sta tenendo a Portorose, in Slovenia. Intervenuto al posto della premier, il titolare della Farnesina ha messo dei punti fissi che, se uniti, contribuiscono a rendere l’idea della strategia italiana alla presenza del presidente della Repubblica di Cipro Nikos Christodoulides, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del primo ministro croato Andrej Plenkovic, del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, del primo ministro maltese Robert Abela, del primo ministro portoghese Luis Montenegro, del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e del padrone di casa, il primo ministro sloveno Robert Golob.

In primis serve completare il mercato unico nei settori energetico, fiscale, bancario e dei capitali perché l’Europa è un continente industriale “caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese che l’Italia vuole sostenere. Proprio per questa ragione “occorre trovare soluzioni al problema energia. Il governo italiano è favorevole anche al nucleare di nuova generazione”.

Al centro del dibattito l’agricoltura che riveste un’importanza significativa, per questo Roma resta contraria a diluire i fondi che invece devono mantenere la loro specificità “e non possano essere accorpati agli altri fondi all’interno di un solo capitolo di bilancio”. In questa direzione serve ricordare che il Sud è parte strategica del Mediterraneo, “anche come snodo energetico, nella ripartizione di risorse del prossimo bilancio” è decisivo, al pari dell’altra azione parallela portata avanti dall’Italia che poggia con convinzione il “nuovo Fondo per la Competitività che andrà a favore anche delle nostre imprese”. Tajani ha sottolineato che in Slovenia già lavorano col nucleare, per cui ritiene possibile svincolarsi dal carbone e dalle dipendenze esterne di forniture di fonti energetiche. “Poi naturalmente bisognerà lavorare con le rinnovabili, ma il nucleare rappresenta la soluzione anche per ridurre i costi dell’energia per le nostre imprese”.

In secondo luogo resta centrale il tema migratorio che va rafforzato tramite la lotta alle immigrazioni irregolari anche con l’uso migliore “dei corridoi legali di immigrazione regolare che aiuta appunto la crescita e competitività dell’Italia e dell’Europa”. Il governo Meloni come è noto reputa fondamentale il lavoro di squadra con l’Africa, “che per l’Italia è una priorità”: in quest’ottica va letto il viaggio che Tajani effettuerà la prossima settimana in Mauritania, Senegal e Niger.

Infine c’è spazio per una considerazione sud dazi americani: ”Abbiamo sempre lavorato con l’Unione europea e grazie all’Italia si è potuto fare qualche passio in avanti”. Ha commentato così il post fatto ieri dal presidente americano sul fatto che l’Italia intendesse ”sfilarsi” su certi dossier per arrivare ad accordi con gli Usa sui dazi. ”Ovviamente pariamo anche con gli statunitensi, vediamo come è meglio tutelare l’interesse della nostra produzione industriale e agroindustriale”.


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