Fincantieri ha lanciato Deep, un sistema integrato di droni subacquei con intelligenza artificiale per monitorare e proteggere infrastrutture e reti sottomarine. La piattaforma unisce innovazione industriale, capacità di difesa e ambizione europea di autonomia tecnologica, aprendo all’Italia un nuovo spazio competitivo nell’economia del mare profondo e nella sicurezza strategica del Mediterraneo
Nella profondità dei fondali si gioca una parte crescente della sicurezza globale, tra reti energetiche, infrastrutture, comunicazioni e servizi essenziali per la vita di tutti. È in questo scenario che Fincantieri ha presentato Deep, un sistema di droni subacquei integrati con intelligenza artificiale e controllo digitale. L’obiettivo è proteggere infrastrutture vitali e ampliare la capacità di monitoraggio dei mari, unendo competenze industriali e tecnologie nate anche per la difesa. Con Deep il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero punta a consolidare la propria posizione nel nuovo dominio underwater.
Droni e AI per la nuova sicurezza del mare
La presentazione al Centro di sviluppo e sperimentazione navale della Marina militare ha mostrato l’operatività del sistema, capace di coordinare sensori, centri di comando e veicoli autonomi in un’unica architettura digitale. L’intelligenza artificiale integra i dati provenienti dal mare e li traduce in mappe dinamiche per la gestione del rischio. Deep può sorvegliare cavi e condotte sottomarine, analizzare lo stato dei fondali, individuare anomalie o minacce, riducendo tempi e costi di intervento. La vera innovazione è l’integrazione con droni, algoritmi e infrastrutture connessi in un ecosistema che dialoga in tempo reale.
Come ha spiegato l’amministratore delegato Folgiero, “il lancio di Deep è la dimostrazione concreta della nostra capacità di spingere sempre più in profondità i confini dell’innovazione”. Il sistema, pensato per usi civili e militari, si inserisce nel progetto del Polo tecnologico della subacquea, che mira a creare una filiera nazionale nel settore. Con investimenti progressivi, Fincantieri intende affermarsi in un mercato in espansione, dove autonomia e protezione dei dati diventano strategici.
Il Mediterraneo al centro della nuova strategia subacquea europea
L’accelerazione di Fincantieri verso le tematiche dell’underwater risponde a un’esigenza europea di controllo e resilienza delle reti che attraversano il Mediterraneo, oggi cuore energetico e digitale dell’area euro-atlantica. Deep rappresenta un passo verso la capacità continua di sorveglianza dei fondali, componente essenziale per difendere infrastrutture da sabotaggi e interruzioni.
L’iniziativa si colloca in continuità con le priorità dell’Unione europea in tema di sicurezza marittima e autonomia strategica, aprendo la strada a collaborazioni industriali e programmi di sviluppo comune. Per l’Italia, che dispone di capacità e competenze navali consolidate, è un’occasione per consolidare e riaffermare ancora di più la propria presenza in un settore così strategico. Se la filiera riuscirà a connettere innovazione, sostenibilità e governance di dati, Deep potrà diventare non solo un progetto industriale, ma un modello di gestione integrata del mare, dove la sicurezza nasce dalla tecnologia e la cooperazione.
















