Si è svolta a Palazzo Chigi una riunione di aggiornamento relativo all’attuazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e altri oppioidi sintetici, presentato dal governo il 12 marzo 2024. Ecco che cosa è emerso
Lotta senza quartiere al Fentanyl. Il governo di Giorgia Meloni non abbassa la guardia contro la sostanza il cui abuso, negli ultimi anni, ha sconvolto il mondo intero, con le immagini delle strade americane costellate di giovani trasformati in zombie, proprio perché sotto l’effetto di una quantità proibita del potente oppioide sintetico. Si è svolta a Palazzo Chigi una riunione di aggiornamento relativo all’attuazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e altri oppioidi sintetici, presentato dal governo il 12 marzo 2024.
L’incontro è stato presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e ha visto la partecipazione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del ministro della Salute Orazio Schillaci, del ministro del Lavoro, Marina Calderone, del sottosegretario all’Informazione ed Editoria Alberto Barachini e dei rappresentanti di tutti gli enti e ministeri coinvolti: Difesa, Disabilità, Economia, Esteri e Cooperazione internazionale, Famiglia e Politiche per la natalità, Infrastrutture e trasporti, Interno, Sport e giovani, Università e ricerca.
“A oltre un anno e mezzo dalla presentazione del Piano”, ha sottolineato Palazzo Chigi, “non si registrano, al momento, situazioni di emergenza legate alla diffusione di queste sostanze sul territorio nazionale. Tuttavia, il sottosegretario Mantovano ha sottolineato che questa situazione non deve indurre ad abbassare l’attenzione, ma semmai rafforzare la determinazione a proseguire con rigore e responsabilità le attività di prevenzione e controllo”. Lo stesso Mantovano ha poi evidenziato come il successo del Piano risieda nella sinergia istituzionale, nella capacità di lavorare uniti superando ogni forma di compartimentazione e favorendo una costante condivisione di dati, informazioni e buone pratiche.
Nel corso della riunione, poi, ogni ministero ed ente ha illustrato le attività poste in essere nell’attuazione del piano, tra le quali si evidenziano l’acquisizione di dati da selezionati canali web per monitorare la commercializzazione illecita di Fentanyl e precursori, con particolare attenzione alla presenza di mercati online nel dark web, con l’utilizzo di criptovalute e con preferenza per il canale Telegram. Ma anche il monitoraggio e l’individuazione di nuove sostanze da taglio per oppiacei, come la Xilazina e i Nitazeni, e approfondimenti sul possibile uso dell’Intelligenza artificiale nella produzione di nuovi oppioidi sintetici e il coinvolgimento attivo dei centri antiveleni e dei laboratori di tossicologia forense nella formazione di operatori sanitari e nella diffusione di screening per il Fentanyl, con circa 20 strutture sanitarie attrezzate per il rilevamento.
“Il nostro territorio”, ha concluso Mantovano, “risulta al momento estraneo a grossi traffici e il fenomeno Fentanyl riguarda principalmente l’uso improprio di ricette e appropriazione di medicinali. L’esperienza internazionale insegna quanto sia fondamentale anticipare il problema attraverso la prevenzione, cuore imprescindibile dell’intervento a livello nazionale, che richiede impegno costante, aggiornamenti continui e adattamenti rapidi alle evoluzioni del fenomeno”.