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Tajani e Piantedosi in Mauritania. Prima tappa della missione in Africa occidentale

Ha preso avvio oggi la missione dei ministri dell’Interno e degli Esteri, prima tappa in Mauritania. Tajani e Piantedosi hanno incontrato il primo ministro Mokhtar Ould Diay, il ministro degli Affari Esteri Mohamed Salem Ould Merzoug e quello dell’Interno, Mohamed Ahmed Ould Mohamed Lemine

Sarà l’Italia a fare da speaker all’Africa con l’Unione europea? L’auspicio è del ministro degli esteri Antonio Tajani, che con il collega Matteo Piantedosi ha iniziato un tour che li porterà a visitare alcuni Paesi africani, in primis la Mauritania fino a Senegal e Niger. Un viaggio che cade il giorno dopo del 63mo anniversario della tragica scomparsa di Enrico Mattei, definito da Giorgia Meloni “un visionario, un manager e un grande italiano che ha saputo dare lustro all’Italia”.

Prima tappa Nouakchott, in un Paese che è prioritario della Cooperazione Italiana: lì i rappresentanti del governo puntano a sottolineare con forza un concetto: Roma è vicina a queste latitudini, perché consapevole delle problematiche in loco, delle strade da intraprendere per risolverle e degli strumenti migliori da mettere in campo in sinergia con le istituzioni internazionali, Ue e Fmi su tutte. La chiave è il Piano Mattei, già avviato nei 14 Paesi obiettivo e pronto ad aggiungerne altri, con un’attenzione internazionale sempre più crescente da parte di Ue e Usa. La Mauritania è senza subbio un punto di riferimento significativo nell’area subsahariana, è il ragionamento del titolare della Farnesina, con l’obiettivo di esportare e importare di più, tramite accordi che siano “win-win” sulle materie prime.

Altro tema nevralgico è quello relativo ai flussi migratori, passaggio determinate nelle interlocuzioni di Piantedosi con i parigrado in Paesi definiti “di grandissima importanza per l’Italia e per l’Europa e che dal punto di vista geopolitico sono corridoi importanti”. Una serie di accordi verranno sottoscritti in questi tre giorni, per trasformare i flussi migratori legali in possibilità di migrazione legale “per i ragazzi, per i giovani, per coloro che hanno progetti di migrazione positiva, quella reale, quella proficua legata al lavoro”. Già nel recete passato sono stati messi a punto accordi bilaterali con Paesi come la Costa d’Avorio.

Tajani e Piantedosi hanno incontrato il primo ministro Mokhtar Ould Diay, il ministro degli Affari Esteri Mohamed Salem Ould Merzoug e quello dell’Interno, Mohamed Ahmed Ould Mohamed Lemine. Hanno inaugurato ufficialmente l’ambasciata d’Italia a Nouakchott, aperta nel 2024 per rilanciare le relazioni bilaterali con il Paese. Negli ultimi 10 anni, l’Italia ha aperto ambasciate in Niger, Guinea, Burkina Faso, Mali e Mauritania proprio al fine di consolidare i rapporti con l’intera regione.

”Questo è l’inizio di una nuova stagione politica che, nell’ambito del Piano Mattei, vuole far sì che l’Italia sia sempre più presente in questa area dell’Africa e in tutta l’ Africa subsahariana”, ha detto Tajani, dopo l’incontro a Nouakchott con il primo ministro della Mauritania, Mokhtar Ould Diay. La Mauritania è un Paese ”fondamentale per gli interessi dell’Italia, per la stabilità dell’area subsahariana, per contrastare l’immigrazione illegale, per combattere il terrorismo, ma anche per favorire la crescita, anche per avere un incremento della presenza delle imprese italiane”, ha proseguito Tajani, sottolineando che ”in Mauritania c’è un terreno fertile grazie alla stabilità politica, quindi le nostre imprese cercheranno di investire sempre di più in un Paese ricco di materie prime”.


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