Colloquio telefonico tra Kyiv e Washington nelle scorse ore. Sul tavolo difesa aerea e necessità di maggior supporto di fronte all’irrobustimento degli attacchi russi e sullo sfondo l’ombra dei missili Tomahawk
Una telefonata “molto positiva e produttiva”. Così Volodymyr Zelensky ha definito il colloquio avuto oggi con Donald Trump, nel tentativo di riaprire un canale diretto con la nuova amministrazione americana e rimettere gli Stati Uniti al centro della partita ucraina. “Mi sono congratulato con il presidente Trump per il successo e per l’accordo in Medio Oriente che ha effettivamente ottenuto”, ha scritto Zelensky su Telegram, definendolo “un risultato forte”.
Poi il messaggio politico, calibrato ma inequivocabile: “Se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa”. Parole che suonano come un riconoscimento e un invito insieme, un modo per legare la narrativa del successo mediorientale di Trump a quella di una possibile pace in Europa orientale.
Difesa aerea e attacchi energetici
Al centro della conversazione, riferisce Kyiv, gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine e la necessità di rafforzare la difesa aerea. “Ho informato Trump degli attacchi russi alla nostra energia. Grato per la sua disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente”, ha spiegato Zelensky. Secondo Axios, tra le ipotesi discusse ci sarebbe anche la fornitura di missili Tomahawk a Kyiv, un passaggio che segnerebbe un salto di qualità nelle capacità militari ucraine. Trump, però, avrebbe espresso cautela, affermando di voler conoscere “come l’Ucraina intende usarli” prima di autorizzare eventuali trasferimenti, per evitare “escalation indesiderate”.
La vera diplomazia e la reale necessità
Nel messaggio del leader ucraino torna una formula chiave: la “vera diplomazia”, sostendendo la necessarietà e l’urgenza che i russi partecipino ai colloqui con reale sforzo diplomatico. Secondo Zelensky “Grazie alla forza questo può essere garantito. Grazie, signor Presidente!”, ha detto, chiudendo il suo intervento con un tono di forte supporto a Trump.
La telefonata avviene in seguito agli attacchi di Mosca delle scorse ore. La Russia ha infatti intensificato i bombardamenti contro le infrastrutture energetiche ucraine, lasciando senza elettricità oltre 800mila persone nell’area di Kyiv, secondo Associated Press.