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Yunus rientra da Roma e trova il Bangladesh ancora nel caos

Il capo dell’amministrazione ad interim del Bangladesh, il Premio Nobel Yunus, è stato a Roma per incontri internazionali, mentre il suo governo fatica a risolvere i problemi del Paese. In un contesto globale segnato da crisi politiche e alimentari, la stabilità di Dhaka non è solo una questione asiatica: è anche una priorità per Roma, che vede nel Bangladesh un partner importante nel quadro dell’Indo-Pacifico, con cui la cooperazione economica-industriale è da tempo solida

Il Chief Adviser del Bangladesh, Muhammad Yunus, è rientrato a Dhaka questa mattina, dopo una visita di due giorni a Roma per partecipare al World Food Forum presso la sede della Fao. Durante il soggiorno, l’uomo che sta cercando di traghettare il Paese del sud-est asiatico verso un futuro concreto, ha tenuto il discorso inaugurale dell’evento e incontrato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, e il presidente dell’Ifad, Álvaro Lario. Insieme a Lula e Dongyu, Yunus ha inaugurato la nuova sede della Global Alliance Against Hunger and Poverty, simbolo della sua visione globale di lotta alla povertà e alle disuguaglianze.

Ma nel suo momento di riconoscimento internazionale, dopo mesi di amministrazione, il Bangladesh resta attraversato da forti tensioni interne. Secondo un nuovo rapporto della Human Rights Support Society (HRSS), almeno 160 persone sono state uccise e oltre 8.000 ferite in episodi di violenza politica dall’insediamento del governo ad interim guidato da Yunus, 13 mesi fa. Gli scontri tra fazioni del Bangladesh Nationalist Party e dell’Awami League, insieme a violenze, estorsioni e aggressioni, mostrano che la transizione resta fragile.

In un’intervista a NPR, Yunus ha ammesso lo scorso mese che “la fiducia è il problema principale”: le stesse forze di sicurezza che “sparavano sugli studenti” ora devono garantire l’ordine, e “ricostruire la fiducia richiede tempo”. Ha anche accusato l’ex premier Sheikh Hasina, oggi rifugiata in India, di continuare a influenzare la politica interna, rallentando il processo di normalizzazione. Le elezioni restano fissate per febbraio 2026, ma l’atmosfera rimane tesa.

Dopo la caduta del governo Hasina nel 2024 — che aveva dominato la scena politica per 20 degli ultimi 30 anni — il Paese sta cercando nuove vie verso un Bangladesh più equo, giusto e democratico. Come osserva la Chatham House, che a luglio ha ospitato il Chief Adviser, “dall’inclusione economica e dall’occupazione giovanile all’adattamento climatico e alla resilienza democratica, l’elenco delle sfide che un nuovo governo a Dhaka deve affrontare è lungo e complesso”. Il think tank inglese nota anche che c’è pure la questione di come un futuro governo “supererà la difficile situazione dei Rohingya […] e come il Bangladesh gestirà le principali sfide geopolitiche del giorno sarà attentamente osservato”.

Premio Nobel per la Pace e fondatore del Grameen Bank, Yunus è diventato il simbolo di una ricostruzione difficile: un economista visionario che punta a un mondo “a tre zeri” — zero emissioni, zero concentrazione di ricchezza, zero disoccupazione. Ma a tredici mesi dalla sua nomina, il paradosso resta: chiamato per stabilizzare il Paese, Yunus gode di prestigio globale, ma non ha ancora consolidato la pace sociale né la fiducia interna necessaria per traghettare il Bangladesh verso la sua promessa democrazia.

Per l’Italia, la stabilità del Bangladesh ha un significato strategico. Durante l’incontro del 25 luglio 2023 tra la premier Giorgia Meloni e Sheikh Hasina, Roma e Dhaka hanno rafforzato la cooperazione bilaterale, in particolare sulla gestione dei flussi migratori. L’Italia ha riconosciuto l’affidabilità della manodopera bengalese e si è impegnata ad ampliare i canali regolari d’ingresso attraverso il “Decreto Flussi”, mentre entrambi i governi hanno concordato sull’urgenza di contrastare la migrazione irregolare. La visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel maggio 2025 ha consolidato questa collaborazione.


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