Il prototipo Yfq-44A “Fury” di Anduril ha completato con successo il primo volo in California. Assieme al progetto della General Atomics, il velivolo di Anduril incarna la volontà dell’Us Air Force di ridurre i tempi di sviluppo e integrare capacità autonome in un’architettura di potenza più distribuita
Il loyal wingman di Anduril prende ufficialmente il volo. Venerdì scorso, secondo quanto affermato dalla stessa Us Air Force, il prototipo dell’Yfq-44A “Fury” realizzato dalla start-up americana avrebbe iniziato ufficialmente i test di volo in una località della California, a due mesi di distanza dal Yfq-42°, l’altro progetto di Collaborative Combat Aircraft (targato General Atomics) selezionato dall’aviazione americana per sviluppare questi velivoli unmanned destinati a supportare piattaforme pilotate. Entrambi i prototipi sono stati sviluppati in meno di due anni dal contratto iniziale, firmato nell’aprile 2024.
“Questo traguardo dimostra come la concorrenza stimoli l’innovazione e acceleri i risultati”, ha dichiarato in un comunicato il Segretario dell’Aeronautica Militare Troy Meink, “Questi voli ci stanno fornendo i dati concreti di cui abbiamo bisogno per definire i requisiti, ridurre i rischi e garantire che il programma Cca offra capacità di combattimento a un ritmo e su una scala che ci consentano di stare al passo con le minacce”.
Nello sviluppare il suo loyal wingman, Anduril ha puntato sull’autonomia. Tutti i test a terra e in volo vengono condotti in modalità semiautonoma, senza un operatore con joystick a pilotarlo. “È una nuova era della potenza aerea”, ha dichiarato Jason Levin, vicepresidente per l’Air Dominance di Anduril, “Il nostro velivolo esegue il piano di missione in modo indipendente, gestendo volo e spinta e rientrando autonomamente alla base con un semplice comando”. Fino ad ora, le prove si sono concentrate soltanto sugli aspetti di volo del singolo sistema, ma nelle prossime fasi di test Anduril integrerà capacità di armamento reale, simulando “missioni multi-ship” basate sul coordinamento con caccia pilotati, con il primo lancio operativo previsto nel 2026.
Secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda che l’ha realizzato, il “Fury” sarà prodotto nella nuova fabbrica nota come “Arsenal-1”, un impianto “iper-scalabile” da 5 milioni di piedi quadrati che Anduril sta costruendo nell’Ohio, considerata come un modello virtuoso per la produzione bellica del futuro. “La prossima fase della storia del Fury si scriverà nei capannoni del Midwest americano”, ha dichiarato Levin, illustrando un modello produttivo basato su tecnologie mature, catene di fornitura standard e processi industriali agili.
















