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Arabia Saudita–Usa, il summit sugli investimenti è la cornice politica

I dati mostrano una partnership economica in forte espansione, con scambi e investimenti bilaterali in costante crescita. Questo è il contesto del summit sugli investimenti Riad-Washington che il 19 novembre sfrutterà la cornice della visita negli Usa di Mohammed bin Salman

Washington ospiterà il 19 novembre un summit sugli investimenti che riunirà Arabia Saudita e Stati Uniti, in occasione della seconda visita negli Usa del principe ereditario e premier saudita Mohammed bin Salman dal 2018.

L’evento si terrà ai margini della visita del leader saudita, senza far parte del programma ufficiale, secondo una fonte citata da Al Arabiya. È possibile però l’intervento del presidente Donald Trump e del principe stesso, anche se non incluso nell’agenda. CBS News ha indicato che il summit si svolgerà al John F. Kennedy Center for the Performing Arts, organizzato in partnership dal ministero saudita degli Investimenti e dal Consiglio d’affari Usa–Arabia Saudita.

Il commercio bilaterale è un fattore centrale nelle relazioni. Ha raggiunto 500 miliardi di dollari dal 2013 al 2024, con le esportazioni non petrolifere saudite a 82 miliardi solo l’anno scorso. I due Paesi puntano a una partnership economica da 600 miliardi, con accordi per oltre 300 miliardi annunciati durante la visita di Trump a Riad e piani per una seconda fase fino a un trilione di dollari.

Questa collaborazione, estensione di legami militari, di sicurezza, economici e tecnologici, promuove benefici reciproci: posti di lavoro in Arabia Saudita, localizzazione industriale e crescita del Pil. Gli Usa assorbono il 40% degli investimenti globali del Fondo sovrano saudita (Pif), riflettendo la fiducia nell’innovazione americana, specie in tecnologia e intelligenza artificiale.

Il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha discusso con il governatore del fondo sovrano saudita Public Investment Fund (PIF), Yasser Al-Rumayyan, modalità per rafforzare gli investimenti del fondo negli Stati Uniti. “Abbiamo esaminato le opportunità del Pif saudita per aumentare i suoi investimenti in America, promuovere la crescita economica e costruire relazioni solide tra i nostri Paesi”, ha scritto Bessent su X.

I colloqui economici bilaterali rientrano nei preparativi per la visita del principe ereditario Mohammed bin Salman a Washington il 19 novembre. Gli Usa rappresentano la principale destinazione del PIF, assorbendo circa il 40% dei suoi investimenti globali.

L’attenzione si sta spostando verso orizzonti più ampi per la cooperazione economica tra Arabia Saudita e Stati Uniti, in un contesto di crescenti aspettative di un aumento degli scambi commerciali nel prossimo futuro.

Secondo i dati dell’Autorità Generale di Statistica saudita, il volume degli scambi commerciali tra il Regno e gli Stati Uniti ha superato i 603 miliardi di riyal (160,8 miliardi di dollari) nel quinquennio conclusosi nel 2024.

Il valore delle esportazioni saudite verso gli Stati Uniti ha raggiunto circa 278 miliardi di riyal negli ultimi cinque anni, passando da 31 miliardi di riyal nel 2020 a 53,5 miliardi nel 2021, per poi salire a 87,1 miliardi nel 2022, scendere a 58,49 miliardi nel 2023 e infine a 47,95 miliardi nel 2024. Le importazioni saudite dagli Stati Uniti hanno raggiunto 325 miliardi di riyal negli ultimi cinque anni, passando da 55,1 miliardi nel 2020 a 73,74 miliardi nel 2024.

Primo trimestre del 2025

Gli scambi tra Stati Uniti e Arabia Saudita restano robusti, nonostante una lieve flessione nel primo trimestre dell’anno. Secondo i dati ufficiali, il commercio bilaterale ha sfiorato i 6 miliardi di dollari, con un calo rispetto allo stesso periodo del 2024. Washington mantiene un piccolo surplus commerciale, mentre continua a importare petrolio saudita per oltre 1,8 miliardi di dollari nei primi tre mesi del 2025.

Sul fronte annuale, i dati dell’Ustr indicano che nel 2024 il valore totale degli scambi ha raggiunto 25,9 miliardi di dollari, divisi quasi a metà tra esportazioni e importazioni. Le vendite saudite verso gli Stati Uniti restano dominate dall’energia, che rappresenta quasi l’80% del totale.

Durante la Future Investment Initiative di Miami, il ministro degli Investimenti Khalid Al-Falih ha ribadito il peso del legame economico con Washington: gli Stati Uniti sono “la prima scelta” per i capitali sauditi e forniscono circa un quarto degli investimenti esteri nel Regno. Gli investimenti sauditi negli Usa superano già i 750 miliardi di dollari e Riyadh punta ad aumentarli di altri 600 miliardi nei prossimi quattro anni.


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