Al Dubai Airshow l’Italia ha mostrato una presenza coesa, dove diplomazia e industria hanno avanzato in tandem. La missione di Crosetto ha rafforzato il dialogo su sicurezza e stabilità regionale, mentre l’intesa tra Leonardo ed Edge e il nuovo accordo con Aiad segnano un salto di qualità nella cooperazione industriale. Accanto a Elt, il sistema italiano esce dal salone con relazioni più strette e nuove prospettive nei mercati emiratini
Il Dubai Airshow ha confermato la sua natura di crocevia dove diplomazia, tecnologia e ambizioni industriali si intrecciano in un equilibrio sempre più strategico. Nell’edizione di quest’anno la presenza italiana ha assunto un profilo distinto, sospinta dall’attivismo politico e dall’interesse degli Emirati verso una collaborazione più strutturata. Mentre le delegazioni si muovevano tra velivoli in mostra e soluzioni avanzate, il salone ha offerto un’occasione per misurare la solidità di un rapporto che unisce esigenze operative, trasformazioni del settore e nuove opportunità per l’industria nazionale.
La visita del ministro Guido Crosetto ha rappresentato il fulcro politico della presenza italiana, con incontri dedicati alla cooperazione militare e alla possibilità di rafforzare la stabilità del Mediterraneo allargato. Anche i media degli Emirati e del Qatar hanno evidenziato il rilievo dei colloqui sul coordinamento in materia di sicurezza, confermando la volontà della delegazione italiana di muoversi in un quadro che consolidasse diplomazia e industria.
In questo quadro si inserisce il progresso verso la joint venture tra Leonardo ed Edge Group, considerata uno dei passaggi più significativi del salone. L’intesa, destinata a creare capacità locali di progettazione e produzione, prevede una ripartizione azionaria con Edge al 51% e Leonardo al 49%. L’operazione è stata presentata come un investimento strategico per costruire un polo industriale in grado di sviluppare tecnologie complesse direttamente negli Emirati, ampliando allo stesso tempo la proiezione internazionale dell’industria italiana. L’avanzamento del progetto ha evidenziato la volontà comune di consolidare una partnership che combina trasferimento tecnologico, formazione locale e accesso a nuovi mercati.
Parallelamente, Edge ha rafforzato il proprio rapporto con l’Aiad attraverso la firma di un Memorandum d’intesa che punta a facilitare il coinvolgimento delle imprese italiane nella filiera emiratina. Alla cerimonia era presente il vice ammiraglio Giacinto Ottaviani, direttore nazionale degli Armamenti, la cui partecipazione ha conferito un forte valore istituzionale all’accordo e alla collaborazione che ne deriva.
A completare la presenza italiana è stato l’impegno di Elt Group, che ha riportato l’attenzione sulla crescente domanda di soluzioni nel campo della guerra elettronica. La partecipazione dell’azienda ha confermato il ruolo del settore nazionale in un ambito che gli Emirati considerano prioritario per l’evoluzione delle proprie capacità.
L’insieme di questi passaggi ha delineato un quadro in cui diplomazia e industria avanzano in modo coordinato, trasformando il salone in un momento di consolidamento delle relazioni e di apertura verso nuove traiettorie di cooperazione.
















