A 70 anni dalla nascita della Bundeswehr, Berlino si trova nel mezzo di una profonda ristrutturazione delle sue prerogative strategiche. Al centro di questo sforzo, un rinnovato slancio nella cornice europea e in quella atlantica. A ribadirlo è anche l’ambasciatore Bagger, che ha sottolineato il ruolo di primo piano che l’Italia e la Germania sono chiamate a ricoprire
La Germania e l’Italia possono essere protagoniste del rilancio europeo, a partire dalla cooperazione tra le loro Forze armate. A dirlo è il neo-insediato ambasciatore tedesco in Italia, Thomas Bagger. Alla residenza di Villa Almone, sede dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, si è tenuta oggi la celebrazione della festa delle Forze armate tedesche. A 70 anni dalla nascita della Bundeswehr, l’evento (che ha visto anche l’assegnazione della croce d’argento delle Forze armate tedesche a un ufficiale italiano) è stata un’occasione per ribadire l’importanza del partenariato strategico tra Roma e Berlino e per delinearne le future evoluzioni.
Una Bundeswehr moderna e democratica
In un momento storico come quello che stanno attraversando Europa e Germania, Bagger ha ricordato la doppia ricorrenza di quest’anno, che segna sia i settanta anni dalla creazione della Bundeswehr sia i 270 anni dalla nascita di Gerhard von Scharnhorst, il celebre riformatore militare prussiano. “Ogni soldato è cittadino in uniforme”, ha sottolineato, richiamando il principio fondativo di un esercito saldamente ancorato ai valori democratici. Negli ultimi decenni, “milioni di soldatesse e soldati hanno contribuito al mantenimento della pace in Europa”, ha aggiunto, definendo la Bundeswehr un collante che ha aiutato la riunificazione, anche culturale, del Paese dopo il 1990.
Le nuove sfide per la sicurezza europea
“Germania, Italia ed Europa si trovano oggi ad affrontare nuove grandi sfide per la sicurezza”, ha detto Bagger, elencando tra le aree di attenzione il fianco Est, l’Indo-Pacifico, il Medio Oriente e l’Africa. Per farvi fronte, Berlino ha avviato la più ampia ristrutturazione della Bundeswehr dalla Guerra fredda, con l’obiettivo di destinare il 3,5% del Pil alla difesa entro il 2029. Il piano include anche l’istituzione di una brigata corazzata permanente in Lituania, “per la prima volta nella storia della Repubblica Federale”, e una crescente attenzione alle componenti cyber e spaziale, con la creazione di un Comando dedicato per le operazioni nello spazio. “Dobbiamo prepararci all’intero spettro operativo”, ha affermato Bagger, precisando che “solo quando saremo pronti ad affrontare una guerra, saremo pronti ad evitarla con la forza della deterrenza”. Ma, ha aggiunto, “serve anche una volontà sociale” che accompagni l’impegno militare.
L’Europa e la Nato come orizzonti comuni
“Dobbiamo investire rapidamente nella forza dell’Europa”, ha detto l’ambasciatore, rimarcando come solo una difesa europea credibile possa garantire la stabilità del continente. “Solo insieme nell’Alleanza noi europei abbiamo un’opportunità”, ha osservato, riferendosi al doppio ancoraggio nella Nato e nell’Unione europea.
In questo quadro, Bagger ha definito centrale il contributo congiunto di Roma e Berlino: “Italia e Germania possono dare un contributo concreto alla sicurezza dell’Europa”. Ad esempio, ha citato la joint venture tra Rheinmetall e Leonardo sui mezzi corazzati, nonché l’alleanza europea sui satelliti, come esempi della crescente cooperazione industriale nel settore. Secondo l’ambasciatore, “vi è la volontà dei due governi di portare la collaborazione a un nuovo livello”, anche in vista del vertice intergovernativo previsto per gennaio a Roma. “Tra i nostri due Paesi vi è una forte sintonia politica e di pensiero”.
















