Il varo del Khabarovsk segna l’ingresso della Russia in una nuova fase della deterrenza nucleare sottomarina. Il sottomarino, primo della classe Project 08951, è stato concepito per trasportare i droni subacquei Poseidon, veicoli a propulsione nucleare con capacità intercontinentali e potenziale termonucleare
Il Cremlino aggiunge un nuovo strumento alla sua triade nucleare. Lo scorso sabato, presso il capannone 1 dei cantieri Sevmash di Severodvinsk, il ministro della Difesa russo Andrei Belousov e comandante in Capo della Marina Aleksandr Moiseev hanno inaugurato il “Khabarovsk”, primo esemplare di una nuova classe di sottomarini nucleari “Project 08951” che, come di consueto, prende il nome dal suo primo esemplare.
Le immagini della cerimonia diffuse finora lasciano intravedere soltanto la sezione di poppa del nuovo sottomarino, ma bastano per coglierne alcuni dettagli significativi. La forma dello scafo posteriore richiama chiaramente quella dei battelli strategici della classe Borei-A, costruiti nello stesso capannone dei cantieri Sevmash, segno di una continuità progettuale tra le due linee. Il sistema di propulsione (un pump-jet con elica intubata) è stato parzialmente coperto, ma la configurazione visibile conferma l’intento di privilegiare la silenziosità e la discrezione acustica.
Secondo le fonti disponibili, il Khabarovsk dispone di uno scafo di circa 113-120 metri di lunghezza con una larghezza superiore ai 10 metri, e un dislocamento in immersione stimato intorno alle 10.000 tonnellate. La velocità massima in immersione viene indicata intorno ai 30-32 nodi, con possibilità di rimanere sommersa per un lasso di tempo che varia dai 90 ai 120 giorni senza emersione.
Tuttavia, nonostante l’inaugurazione, il sottomarino dovrà ancora affrontare una lunga fase di prove in mare prima della consegna ufficiale, come ricordato dallo stesso Belousov. Negli ultimi anni, i battelli nucleari russi hanno impiegato almeno dodici mesi di test operativi prima di entrare in servizio. La seconda unità della classe, destinata a chiamarsi “Ulyanovsk”, è in costruzione dal 2017, ma durante la cerimonia non sono stati forniti aggiornamenti sui tempi di completamento o sul possibile varo. Con molta probabilità il Khabarovsk sarà destinato alla Flotta del Nord, mentre l’Ulyanovsk prenderà servizio sotto la Flotta del Pacifico.
Questa classe di sommergibili è stata concepita per essere armata con i Poseidon, un ibrido tra siluro e Unmanned Underwater Vehicle con propulsione nucleare e possibilità di ospitare testate nucleari annunciato per la prima volta dal Presidente Russo nel suo celebre discorso del marzo 2018 assieme ad una serie di altre armi miracolose ma testato per la prima volta la scorsa settimana. Sulla base delle informazioni disponibili, il Khabarovsk sarebbe capace di trasportare sei siluri Poseidon. Tuttavia, il Poseidon dovrebbe entrare in funzione a pieno regime prima del lancio del Khabarovsk; fino all’effettiva presa di servizio del sottomarino inaugurato nelle scorse ore, è probabile che l’unico sistema d’arma capace di utilizzar il Poseidon rimarrà il mastodontico K-329 “Belgorod”, lanciato nel 2019 ed utilizzato fino ad ora per la conduzione die test del siluro nucleare, in sinergia con i vascelli di superficie “Akademik Aleksandrov” e “Zvezdochka”.















