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Così Simest e Icc rafforzano la partnership economica Italia-India

L’accordo tra Simest e Indian Chamber of Commerce rafforza il quadro istituzionale delle relazioni economiche tra Italia e India. D’Arienzo e Singh lo inquadrano come uno strumento operativo per sostenere investimenti, joint venture e partnership industriali di lungo periodo

In un momento storico in cui la sicurezza economica è paradigma dell’interesse nazionale, la convergenza operativa e cooperativa con alcuni partner diventa fondamentale per condividere obiettivi e proteggere sfere di interesse. È sotto questa ottica che l’Italia e l’India rafforzano l’architettura istituzionale del loro rapporto economico, con l’obiettivo di trasformare una convergenza politica crescente in opportunità concrete di investimento e cooperazione industriale. In questo quadro si inserisce il Memorandum of Understanding firmato a Mumbai tra Simest, società del gruppo Cdp, e la Indian Chamber of Commerce, volto a intensificare la collaborazione tra le imprese dei due Paesi e a sostenere nuovi flussi di investimento bilaterale.

L’accordo è stato siglato a margine del Business Forum Italia-India, alla presenza del vice presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e del ministro indiano del Commercio e dell’Industria Piyush Goyal. A firmare l’intesa sono stati l’amministratrice delegata di Simest, Regina Corradini D’Arienzo, e il direttore generale della Indian Chamber of Commerce, Rajeev Singh. Il MoU mira a favorire iniziative congiunte tra imprese italiane e indiane, sostenere gli investimenti reciproci anche attraverso gli strumenti finanziari di Simest, promuovere lo scambio strutturato di informazioni su opportunità di business, operazioni di fusione e acquisizione, progetti industriali e startup, e costruire un network stabile tra le due comunità imprenditoriali.

L’intesa si colloca in un contesto più ampio di rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali. L’India è indicata come Paese prioritario nel Piano d’Azione per l’export della Farnesina e, nel corso del 2025, Simest ha aperto un ufficio a Delhi e attivato una misura dedicata al sostegno degli investimenti italiani nel Paese. Il Memorandum rientra inoltre nell’azione coordinata del Sistema Italia, che coinvolge Farnesina, Cdp, Simest, Ice e Sace, con l’obiettivo di accompagnare l’espansione internazionale delle imprese italiane nei mercati a maggiore valore aggiunto.

Per Simest, l’accordo ha una valenza strategica chiara. “La sottoscrizione dell’accordo con la Camera di Commercio Indiana conferma la chiara volontà di Simest di supportare gli investimenti delle imprese italiane in un mercato chiave per il Made in Italy come quello indiano, sostenendole con strumenti finanziari e know-how dedicato”, spiega Corradini d’Arienzo.

L’India rappresenta in effetti uno dei Paesi prioritari del Piano d’Azione per l’export della Farnesina e Simest si è impegnata concretamente per consolidare le relazioni commerciali fra i due Paesi. ”Oltre all’accordo siglato, nel solo 2025 abbiamo inaugurato un nostro ufficio a New Delhi e attivato una misura ad hoc per favorire gli investimenti italiani nel Paese”, ricorda. L’intesa si colloca dunque “nella più ampia azione del Sistema Italia guidato dalla Farnesina con Cdp, Simest, Ice e Sace per favorire l’espansione internazionale del nostro tessuto produttivo e ampliare le opportunità di collaborazione economica nei Paesi a più alto valore aggiunto per il Made in Italy”.

Dal lato indiano, la Indian Chamber of Commerce sottolinea, attraverso il commento di Singh a Formiche.net, sia il valore simbolico sia quello operativo dell’intesa. “La Indian Chamber of Commerce è stata onorata di firmare un accordo con Simest, che ribadisce il suo impegno a sostegno delle piccole e medie imprese, nonché l’importanza strategica attribuita all’Italia. L’accordo, firmato alla vigilia del centenario della Camera, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri italiano Antonio Tajani e del Ministro indiano del Commercio e dell’Industria Piyush Goyal, rappresenta un forte incoraggiamento allo sviluppo di joint venture tra imprese indiane e italiane”.

Il Memorandum va letto anche alla luce dell’attivismo diplomatico italiano. Durante il Business Forum di Mumbai, Tajani ha indicato l’obiettivo di portare l’interscambio bilaterale a 20 miliardi di euro entro il 2029, presentando l’India non solo come mercato di sbocco ma come partner di investimento di lungo periodo, soprattutto in innovazione, ricerca e formazione. Centrale in questa strategia è il tema della connettività, con il sostegno italiano al corridoio India-Middle East-Europe come infrastruttura chiave per posizionare l’Italia come hub logistico tra Asia, Medio Oriente ed Europa. I segnali di interesse industriale appaiono già concreti, con una crescente attenzione da parte dei partner indiani, un maggiore impegno finanziario di Cdp e Simest e risultati tangibili su settori specifici.

In prospettiva, l’accordo Simest–Indian Chamber of Commerce mira a tradurre questo contesto favorevole in flussi stabili di investimenti, progetti industriali e partnership di lungo periodo, rafforzando il posizionamento delle imprese italiane in uno dei mercati più dinamici e strategici dello scenario globale.

(Foto: X, @ICC_Chamber)


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