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Roma-Golfo, il legame è sempre più solido. Gli incontri di Meloni in Barhein

Non solo accordi bilaterali e relazioni commerciali, la premier ha aggiunto due elementi ai legami fra Italia e Golfo: uno personale fatto di rapporti diretti con i leader e uno progettuale con il Piano Mattei che, proprio con i governi del Golfo si intreccia alla voce fondo multi-donatori del Piano, presso la Banca Africana di Sviluppo. Menia: “Giorgia Meloni nuova regina del Golfo, così l’Italia otterrà per molti anni un benessere politico e industriale”

Bahrein, Oman, Kuwait. Ovvero il cuore di un certo pezzo di mondo che necessita di una particolare attenzione, sia alla voce geopolitica che relazioni internazionali. Più in generale il Golfo sta mutando il proprio peso specifico e, di conseguenza, è destinatario di politiche mirate, rese armoniche da una visione d’insieme che non sempre il governo di Roma ha avuto nel recente passato. Ma negli ultimi tre anni Giorgia Meloni ha cambiato registro, decidendo di investire non solo sulle relazioni commerciali o su una semplice linea bilaterale tra Italia e Golfo, ma aggiungendo due elementi: uno personale fatto di rapporti diretti con i leader e uno progettuale con il Piano Mattei che, proprio con i governi del Golfo si intreccia alla voce fondo multi-donatori del Piano, presso la Banca Africana di Sviluppo. Per cui a Manama nell’ambito della sua partecipazione al Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo ha messo sul tavolo un percorso diplomatico, preciso e costante, che ha consentito all’Italia di poter avere un accesso privilegiato in quell’area del Golfo.

GLI INCONTRI

A margine del vertice il Presidente del Consiglio ha incontrato il Re del Bahrein, Hamad bin Isa Al-Khalifa, assistito dal Principe Ereditario e primo ministro, Salman bin Hamad Al-Khalifa. Non solo ha trovato conferma la comune volontà di proseguire nel percorso di consolidamento dei rapporti bilaterali, inaugurato dalla conclusione del Memorandum istitutivo del Partenariato Strategico sugli Investimenti nel settembre scorso e rafforzato dai quattro incontri avuti quest’anno dal Presidente del Consiglio con i vertici del Regno del Bahrein. Nel corso dell’incontro, i due leader hanno anche affrontato le principali questioni internazionali, con particolare riferimento agli sforzi comuni per la stabilizzazione del Medio Oriente e per una pace giusta e duratura in Ucraina.

In seguito ha incontrato il Sultano dell’Oman, Haitham bin Tariq Al-Said. Al centro del colloquio le principali questioni regionali, a partire dalla stabilizzazione di Gaza e dalla situazione in Yemen e nel Mar Rosso. In questo quadro, il Presidente Meloni ha espresso apprezzamento per il ruolo di mediazione svolto dall’Oman, anche con riferimento agli sforzi per propiziare un accordo sul nucleare in Iran. L’incontro ha anche permesso di fare il punto sulle relazioni bilaterali, mettendo in luce l’eccellente cooperazione in ambito culturale e il crescente interesse delle imprese italiane a sostenere la realizzazione dei piani di sviluppo dell’Oman. Ha avuto inoltre un incontro bilaterale con l’Emiro del Kuwait, Misha’al Al-Ahmad Al-Sabah. I due leader hanno focalizzato l’attenzione sull’eccellente cooperazione nel settore della difesa e sui risultati raggiunti dagli investimenti kuwaitiani in Italia, concordando sull’opportunità di continuare a rafforzare tale collaborazione anche alla luce delle ulteriori opportunità offerte dall’economia italiana. In conclusione d’incontro, sono stati affrontati i principali temi internazionali di interesse comune, a partire dalla situazione a Gaza, le prospettive di pace in Medio Oriente e il conflitto in Ucraina.

MENIA: “MELONI REGINA DEL GOLFO”

“Giorgia Meloni è la nuova regina del Golfo, così l’Italia otterrà per molti anni un benessere politico e industriale”. Questo il commento che il senatore Roberto Menia (FdI), vicepresidente della commissione esteri/difesa del Senato affida a Formiche.net a proposito della sua partecipazione al Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

“I dividendi industriali si ritrovano nei Memorandum siglati tra i soggetti italiani Fincantieri e Roboze e Asry, il cantiere navale governativo del Bahrein. Permetteranno alle competenze italiane di promuovere una fattiva collaborazione per una serie di iniziative, come la produzione di unità militari e offshore e la creazione di una smart factory in Bahrein. Inoltre la presenza del premier a Manama racconta di un progetto politico preciso, che presenta contorni di qualità e di lungimiranza che consentono all’Italia di ritagliarsi un ruolo duraturo sullo scacchiere internazionale, dove l’elemento del multilateralismo va declinato con cognizione di causa e con un filo conduttore chiamato credibilità”.


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