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Cronaca e storia degli attacchi terroristici durante eventi sportivi

Le tragiche esplosioni che hanno colpito la Maratona di Boston hanno riportato alla mente i numerosi attacchi terroristici organizzati in occasione di eventi sportivi. Tra tutti, il più violento quello che vide il massacro di atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco in Germania.

Olimpiadi di Monaco

Nel 1972, in occasione dei giochi olimpici di Monaco di Baviera, Membri del Settembre nero, gruppo estremista palestinese, il 5 settembre fanno irruzione negli alloggi israeliani del villaggio olimpico, uccidendo subito due atleti e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. In cambio chiedono la liberazione di 232 palestinesi detenuti in Israele. Durante il blitz della polizia tedesca, gli altri nove ostaggi restano uccisi, insieme a cinque estremisti e ad un poliziotto.

Olimpiadi di Atlanta

Sempre in occasione delle Olimpiadi, stavolta negli Stati Uniti ad Atlanta nel 1996, Eric Robert Rudolph fa esplodere un congegno artigianale nel Centennial Olympic Park durante un concerto a margine dei Giochi la sera del 27 luglio. Una donna muore, colpita alla testa da uno dei chiodi contenuti nell’ordigno, altre cento persone restano ferite. Rudolph successivamente afferma di aver voluto protestare contro l’aborto. L’uomo era sospettato di altri tre attentati dinamitardi compiuti ad Atlanta contro una discoteca frequentata da omosessuali, un complesso di uffici e una clinica.

Nell’Iraq dopo Saddam

Dalla caduta di Saddam Hussein, in Iraq atleti e responsabili sportivi sono diventati bersagli di rapimenti e omicidi. Nel maggio 2006, 15 componenti della nazionale irachena di Taekwondo vengono rapiti vicino Fallujah mentre rientrano dalla Giordania e da allora non sono stati mai più ritrovati. Nello stesso anno l’allenatore della squadra nazionale di tennis viene ucciso a colpi d’arma da fuoco da un gruppo di uomini armati insieme a due giocatori. Stessa sorte subisce nel 2009 a Mosul l’allenatore della squadra nazionale di karate.

Gli attacchi nello Sri Lanka

Come Boston, il bersaglio dell’attacco del 2008 nello Sri Lanka è una maratona. Un attacco suicida messo a segno da un membro presunto dei ribelli indipendentisti delle Tigri di liberazione dell’Elaam Tamil provoca tredici morti, fra cui un ministro, e più di cento feriti alla partenza della maratona di Colombo il 9 aprile.

Sempre in Asia, nel 2009, bersaglio di un nuovo attentato è la squadra di cricket dello Sri Lanka impegnata in trasferta in Pakistan. Une decina di persone attaccano con una granata e a colpi di mitragliatrici il convoglio della squadra nazionale di cricket prima di un match a Lahore. Nella sparatoria che segue con le forze dell’ordine muoiono otto persone, fra cui sei guardie e due civili. Sei giocatori restano feriti.

Coppa d’Africa bagnata di sangue

Nel 2010 è la Coppa d’Africa di calcio ad esser teatro di un nuovo bagno di sangue. Due ufficiali della delegazione del Togo e il loro autista angolano restano uccisi in Angola in un attacco armato sferrato al pullman su cui viaggiavano nell’enclave di Cabinda l’8 gennaio. La squadra era diretta a Luanda per partecipare alla Coppa d’Africa. Due giocatori rimangono gravemente feriti. L’attacco viene rivendicato dai separatisti del Fronte di liberazione dell’enclave di Cabinda



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