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Il Giappone apre alla campagna pre-elettorale in Rete

Fino ad oggi in Giappone, paese  “high tech” per eccellenza, vigeva una norma divenuta ormai anacronistica: il divieto imposto ai suoi candidati di fare campagna elettorale su internet durante le settimane che precedono il voto. Ma da ora in poi gli aspiranti parlamentari potranno twittare, scrivere post su Facebook o sui propri siti internet senza alcun limite. La decisione è stata presa all’unanimità dalla Camera alta del Senato nipponico, che ha così revocato la norma. Il voto conferma la legge già approvata la settimana scorsa dai deputati. Il primo ministro Shinzo Abe, il cui partito conservatore Ldp ha vinto le elezioni legislative di dicembre scorso, è un fervente sostenitore dell’uso di internet in politica.

L’inaugurazione

Le prime elezioni nazionali, che inaugureranno la campagna elettorale “online”, si svolgeranno l’estate prossima, con le elezioni parziali per la Camera alta. In Giappone, i candidati hanno due settimane di tempo per convincere gli elettori, periodo frenetico durante il quale percorrono il paese in lungo e in largo in auto o in pulmino. Ora potranno anche aggiornare il loro sito, spedire mail e usare i social network per autopromuoversi, piattaforme loro vietate e che ora potranno avvicinare i giovani alla politica.



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