“Vogliamo favorire ed incentivare l’insediamento delle imprese manifatturiere nel territorio milanese poiché, utilizzando le nuove tecnologie, sono possibili i processi produttivi dentro le città con emissioni quasi pari a zero” – spiega Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Commercio, Moda e Design – “inoltre puntiamo sulla valorizzazione delle maestranze e sulla possibilità di offrire ai giovani percorsi di formazione professionale affinché possano trovare uno sbocco occupazionale in mestieri artigianali”. Sono questi gli obiettivi di “Manifatture Aperte” che sabato 29 settembre darà la possibilità ai cittadini milanesi di riscoprire l’artigianato tra tradizione ed innovazione.
Visite guidate, laboratori, workshop ed incontri per scoprire i luoghi dove nascono i prodotti Made in Italy, brand riconosciuto in tutto il mondo. Il progetto include 70 realtà tra aziende, atelier, botteghe, centri di ricerca e FabLab presenti sul territorio, un grande patrimonio di conoscenza artigiana che deve essere valorizzato ancora di più. Continua l’assessore Tajani: “A Milano c’è un laboratorio che produce le borse e i cappelli per la regina Elisabetta ma molti milanesi non lo sanno. Raccontare le tradizioni è importante per diffondere la conoscenza tra i cittadini e all’estero, il nostro obiettivo è dare maggiore sostegno alle aziende che sono riuscite ad affrontare la crisi del 2008 anche grazie all’apertura verso i mercati internazionali”.
La tradizione si coniuga però con l’innovazione, come l’officina meccanica che realizza a mano e con l’ausilio delle nuove stampanti 3D i componenti per riportare in vita le fuoriserie d’epoca, scoprendo anche come la creatività e le idee dei giovani possono dare nuovo slancio al settore. “La manifattura di qualità può essere fonte di occupazione, molte imprese sono al cambio generazionale e bisogna incentivare i giovani che vogliono portare avanti queste attività, per questo abbiamo deciso di avviare dei percorsi di formazione professionale” – racconta Tajani – “Un esempio è la Scuola di Arte applicata del Castello Sforzesco che include tra le sue discipline l’arazzo, l’affresco, la grafica; gli Open Days hanno visto un afflusso straordinario di giovani alla riscoperta dell’artigianalità. Abbiamo avvicinato con successo anche i Neet ai nostri FabLab e verificato che i ragazzi che non studiano e non lavorano, se applicati ad attività creative, non abbandonano il processo formativo”.
L’iniziativa è un tassello di un progetto più ampio “Manifatture Milano”, presentato nella primavera del 2017, che avrà un seguito anche dopo la giornata del 29 settembre. “Il percorso non finisce qui” – conferma l’assessore – “incontreremo le aziende che hanno aderito a questa manifestazione per comprendere in quale modo possiamo indirizzare interventi di sostegno. Un primo passo è già stato fatto con il bando “Metter su bottega” che mette a disposizione risorse per finanziare nuove imprese nelle periferie della città in modo da favorire la creazione di nuovi laboratori artigianali e l’autoimprenditorialità femminile”.