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Che cosa sta succedendo in Siria

Sono almeno 14 le vittime del bombardamento del regime siriano contro il villaggio di al Maghara, nella provincia di Idlib, dove è  stata colpita una scuola. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locale (Lcc), senza precisare quanti siano i bambini morti.
I Lcc annunciano inoltre che da stamani sono rimaste uccise 64 persone in tutta la Siria, di cui 39 solo a Damasco e nei sobborghi della capitale.

Per una risoluzione del conflitto

Al termine di una riunione a Istanbul che si è conclusa all’una di notte, i ministri degli esteri degli 11 Paesi occidentali e musulmani del gruppo Amici della Siria, fra cui l’Italia, hanno chiesto l’avvio di trattative per una soluzione politica del conflitto, che ponga fine immediatamente all’attuale bagno di sangue.

Il piano di aiuti Usa

Gli Stati Uniti hanno promesso altri 123 milioni di dollari di aiuti ai ribelli siriani per la fornitura di attrezzature militari non letali. E’ stato il segretario di Stato John Kerry ad annunciare il nuovo piano di aiuti durante la conferenza stampa a Istanbul. Kerry ha riferito che gli 11 Paesi che compongono il gruppo sono impegnati per una transizione pacifica in Siria. Il segretario di Stato ha anche accusato il presidente siriano Bashar Al Assad di usare “missili balistici” contro i civili.

L’embargo tedesco

A questo punto Berlino non avrà altra scelta che rispettare l’allentamento dell’embargo sulle armi alla Siria, se altri Paesi Ue lo decideranno, ha detto il ministro degli Esteri, Guido Westerwelle. La Germania finora si è sempre opposta a fornire supporto militare ai ribelli siriani, ma Francia e Gran Bretagna stanno spingendo per mettere fine all’embargo, che scade a fine maggio. Parlando ai giornalisti a Istanbul a margine di una riunione degli ‘Amici della Siria’, Westerwelle ha detto che se ne parlerà quando i ministri degli Esteri dell’Ue si incontreranno lunedì a Lussemburgo. “Se ci sono uno o due Paesi che ritengono che non ci sia il rischio che le armi cadano nelle mani sbagliate”, dovremo rispettarlo”, ha aggiunto Westerwelle.



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