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Chi c’era con Vincenzo Scotti all’inaugurazione dell’anno accademico della Link Campus. Le foto

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Carlo Magrassi e Andrea Rispoli
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Carlo Magrassi e Andrea Rispoli
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Luca Giansanti
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Alberto Barachini e Giovanni Battista Re
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Massimiliano Del Casale e Pietro Serino
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Massimiliano Del Casale e Vincenzo Scotti
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Massimiliano Del Casale e Vincenzo Scotti
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Giovanni Battista Re, Alessandro Profumo
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Giovanni Battista Re, Alessandro Profumo
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Alessandro Profumo e Vincenzo Scotti
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Alessandro Profumo e Vincenzo Scotti
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Alessandro Profumo e Vincenzo Scotti
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Alessandro Profumo e Alberto Barachini
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Alessandro Profumo e Alberto Barachini
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Luigi Paganetto e Alessandro Profumo
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Luigi Paganetto e Alessandro Profumo
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Vincenzo Scotti
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Marcello De Vito
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Marcello De Vito
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Claudio Robeda
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Vincenzo Scotti
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Ortensio Zecchino
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Claudio Robeda
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Vanna Faldini

Alla cerimonia dell’apertura dell’anno accademico 2018/2019 della Università degli Studi Link Campus University, tenutasi questa mattina, hanno preso parte,  Vincenzo Scotti (presidente dell’Università degli studi Link Campus University), Claudio Roveda (rettore dell’Università degli studi Link Campus University), Annalisa Signorini (studentessa dell’Università degli studi Link Campus University), Riccardo Varaldo (professore di economia e management scuola superiore Sant’Anna di Pisa), Luciano Barra Caracciolo (sottosegretario di Stato al ministero per gli Affari Europei). Tra i presenti, anche Alessandro Profumo e Luigi Paganetto.

“Un’università senza padroni”, l’ha definita il suo presidente Scotti. L’ex ministro Dc nel suo discorso ha rivendicato la capacità di essere in sintonia con questi tempi nuovi, nei quali “la leadership europea ha fatto registrare, paura, incertezza e una carenza di visione e di strategia politica, indebolendo la ragion d’essere della coesione e del ruolo che i padri fondatori avevano indicato per l’Europa”.

“Da oggi”, ha detto Scotti, “si avvia un secondo ciclo e dobbiamo guardare al futuro per collocare le strategie della ricerca e della formazione della nostra Link Campus, consapevoli delle sfide dell’orizzonte percepibile. Se nei vent’anni passati il tema dominante nella nostra strategia è stato quello della scienza e soprattutto della tecnologia, oggi questo acquista nuove connotazioni all’interno della competizione tra Stati Uniti e Cina e del cambiamento climatico e, per quello che ci riguarda, dell’affacciarsi dell’Africa sulla scena mondiale e in particolare nell’area euro mediterranea. Queste sfide metteranno ulteriormente a dura prova i vecchi equilibri geo politici, compreso il ruolo del Vaticano a cui abbiamo deciso dato in questi anni un particolare focus di ricerca”.

(Foto di Imagoeconomica – riproduzione riservata)



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