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Cdu: vince Kramp, la lady voluta da Merkel

È di stretta osservanza merkeliana il nuovo vertice della Cdu, dopo il passo indietro della Cancelliera che per 18 anni ha guidato i cristiano democratici di Germania.

Annegret Kramp-Karrenbauer succede ad Angela Merkel, battendo al ballottaggio la concorrenza del ricco e sfrontato Friedrich Merz per 35 voti. Nasce così la fase due dei centristi teutonici, terremotati dal voto regionale in Baviera e Assia che ha accelarato un percorso di successione avviato già da quest’anno.

VINCE ANGELA

Non è stata una sorpresa la vittoria della delfina di Merkel (molto commossa alla proclamazione) anche se nelle ultime settimane Merz aveva fatto registrare grossi passi avanti. Il dato politico è che la base del partito sceglie la strada della continuità, nonostante il calo di consensi che ha dato fiato ai Verdi e alla destra di Afd. Amburgo ha tributato nell’occasione anche l’addio all’era Merkel, che ha ricambiato con un inchino e con una sorta di addio programmatico.

“Abbiamo tutti insieme un obiettivo: vogliamo che la Cdu sia un forte partito popolare del centro, e che sia in grado di garantire la giusta offerta per il futuro del nostro Paese”, ha detto, per difendere i valori della società liberale, “mantenendo la letizia nel cuore”, e menzionando le sfide che dovrà affrontare come il populismo con toni sempre più urlati, la minaccia al multilateralismo, le guerre commerciali, il cambiamento climatico, la tenuta dell’Europa e della moneta unica.

E ADESSO?

Ma da domani Kramp-Karrenbauer dovrà tentare di unire le anime del partito che chiedevano, invece, discontinuità. I temi legati all’accoglienza dei migranti, al diesel gate, al dossier idrocarburi e alla tassazione per i pensionati sono vivi nell’immaginario collettivo di quei cittadini che nell’ultimo mese hanno scelto di dare un preciso segnale elettorale, premiando altre forze e sottraendo voti ai centristi.

Le parole di Merz sono ovviamente improntate al politicamente corretto come è prassi in Germania (“Chiedo a tutte le persone che mi hanno sostenuto di sostenere con tutte le forze la nuova presidente, sono a disposizione per fornire il sostegno che puo’ servire nel partito”) ma è chiaro che è lui a uscire ridimensionato, mentre il ministro della salute Spahn punta ora ad “incassare” la sua tattica attendista: pronta, si dice, una poltrona di primo piano con quindi una lunga fase di apprendistato per ruoli primari futuri, vista la sua giovane età.

ANNEGRET

Il nuovo capo della Cdu ha la politica nel destino: nata in una famiglia cattolica nel Saarland, nella Germania sud-occidentale, è iscritta alla Cdu dal 1981 quando era una studentessa di 19 anni. E’ stata la prima donna governatore del Saarland, la quarta donna a guidare un governo statale tedesco e la prima donna consigliere di Stato per gli affari interni nel governo del primo ministro Peter Müller (2000-2004). Lo scorso gennaio il 98% dei delegati l’aveva nominata a capo della segreteria generale della Cdu.

Il suo chiodo fisso adesso è il green, dal momento che se in passato le politiche ambientali erano state davvero ad appannaggio dei cristiano-democratici più che della sinistra pura, ora lo scenario è mutato con l’appeal dei Verdi soprattutto tra l’elettorato più giovane. Il risparmio energetico sarà quindi un tema a cui dedicherà molta attenzione, al pari di quello relativo all’abbattimento dell’utilizzo del carbone: il tutto accompagnato da disegni di legge che proiettino le città tedesche verso una dimensione ancora più smart.

PROGETTI

Ha da sempre una posizione liberale sui diritti delle donne e non manca mai di cerchiare in rosso nel programma il passaggio sul salario minimo. Da praticante cattolica, ha una visione tradizionale della famiglia, sfumatura che si riflette sul tema del diritto di adozione per le coppie omosessuali.

È favorevole alla leva obbligatoria e ha espresso dubbi sulla questione della doppia cittadinanza per i turchi di Germania, tema che negli ultimi due anni ha prodotto numerosi screzi con Ankara, visto che i turchi sono la più numerosa comunità di immigrati in Germania.

twitter@FDepalo


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