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La notte di Beppe Grillo

Dopo il post livoroso di ieri dedicato all’”ammucchiata in stile Bunga bunga” tra Pd e Pdl, oggi Beppe Grillo torna all’attacco e denuncia la “notte della Repubblica” in cui “più di otto milioni di italiani che hanno dato il loro voto al MoVimento 5 Stelle sono considerati intrusi, cani in chiesa, terzi incomodi, disprezzati come dei poveri coglioni di passaggio. Né più e né meno dei 350.000 che firmarono per la legge popolare Parlamento Pulito che non è mai stata discussa in Parlamento dal 2007 e dopo due legislature è decaduta”.

Secondo Grillo l’inizio di un nuovo giorno sarebbe stato infatti l’elezione del candidato grillino Stefano Rodotà al Quirinale, che invece “non è stata minimamente valutata”.

E il portavoce del M5S si fa nuovamente complottista quando dice che sono stati Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani a decidere tutto “governo, presidenze della Repubblica, programma, al cospetto dell’insigne presenza di Napolitano”.

E mentre il totoministri impazza, il M5S torna a chiedere con forza le commissioni del Copasir e della vigilanza Rai: “Il M5S non vedrà rispettati i suoi diritti di presiedere le commissioni del Copasir e della Vigilanza Rai” che invece “andranno all’opposizione farlocca della Lega e di Sel, alleati elettorali di pdl e pdmenoelle. Un quarto degli elettori è di fatto una forza extra parlamentare”, conclude Grillo.

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