Il campo di addestramento era ai piedi dell’Etna in Sicilia. È qui che i membri della cellula terroristica di matrice islamica sgominata oggi da carabinieri del Ros eseguivano esercitazioni di guerra con armi ed esplosivi, in nome della loro fede sovversiva.
Il gruppo, che aveva sede ad Andria in Puglia, si autofinanziava con i soldi raccolti da una moschea e da un call center.
Il capo è stato arrestato a Bruxelles, in Belgio e si chiama Hosni Hachemi Ben Hassen, ex imam della moschea di Andria. Sei in tutto le ordinanze di custodia cautelare in carcere, delle quali solo 4 sono state eseguite: due dei destinatari si trovano ancora in Tunisia.
Gli altri provvedimenti cautelari sono stati notificati a Milano, in Lombardia e in provincia di Catania, in Sicilia. Come risultato dalle indagini, i membri dell`organizzazione hanno partecipato in passato a diverse azioni criminose, attentati in Afghanistan e Iran. Al momento non è stato documentato alcun progetto terroristico in Italia.
I carabinieri hanno ascoltato nel corso della attività investigativa diverse conversazioni tra gli indagati. Dalle intercettazioni è emerso l’obiettivo di liberare alcuni sodali arrestati a Guantanamo, così come la fede nel credo terroristico.
In un sms uno degli indagati scrive infatti: “Nel nome di Dio sono pronto”.
