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L’intesa tra Enrico Letta e Angela Merkel vista dai giornali tedeschi

È stato l’incontro fra “due persone di buona volontà”. Così il quotidiano tedesco Die Welt ha descritto il primo incontro tra il presidente del Consiglio Enrico Letta e il cancelliere Angela Merkel.

Ma c’è chi sottolinea, come la Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), che dopo lo “sforzo” di intesa con il cancelliere tedesco il premier italiano ha espresso “in perfetto francese il totale accordo con Francois Hollande”, lanciando “un’offensiva sulla crescita” da Parigi.

Il flirt con Berlino

Complessivamente i resoconti della bilaterale berlinese insistono sulla volontà di Letta e Merkel di capirsi e collaborare, e si rileva anche una certa affinità: “Non sono andate alla grande ultimamente le cose fra Germania e Italia, e adesso all’improvviso un po’ si flirta?”, scrive ironica la Sueddeutsche Zeitung, che punzecchia il cancelliere per aver “blandito Letta alla sua prima visita, dicendo di trovarsi a suo agio con lui”. “Ci sono differenze, è innegabile – continua il giornale bavarese – ma entrambi si sono sforzati di non farle sembrare insuperabili”.

La strada greca

Si annota poi che se Merkel ha usato per l’Italia la formula “che utilizza in genere per Atene”, sostenendo che il paese ‘ha già fatto un tratto considerevole di strada’ (sottinteso che non è finita) “è suonato diverso il discorso di Letta”, quando ha sostenuto: “l’Italia ha fatto la sua parte”.

La centralità della Merkel

È ancora il quotidiano Faz, che dedica ampio spazio all’Italia, a inorgoglirsi del fatto che la prima visita ufficiale in Europa di Letta sia stata “A Berlino” (questo il titolo del commento). Ecco insomma “l’ennesima prova del significato che oggi la Germania ha in Europa, e della centralità di Angela Merkel nelle politiche anticrisi”. C’è una “buona intesa” sentenzia il severo giornale conservatore, “anche se Letta parla più di crescita che di consolidamento”. “Quanto grande davvero sarà la distanza si vedrà nel programma politico del governo”. Se si punterà di nuovo sulla strada dei debiti, aggiunge Faz, saranno i mercati a far sapere “quel che ne pensano”.

La disciplina del bilancio

Per Handelsblatt, “Letta promette a Merkel la disciplina di bilancio”. E sullo stesso giornale ci si chiede quanto sia “vero che in Italia il governo debba essere controllato dalla Banca centrale”. Nel sottotitolo di uno degli articoli si legge che “il posto più importante del gabinetto di Letta è occupato da Saccomanni, ex direttore generale di Bankitalia, e uomo fidato di Mario Draghi. Lui dovrebbe neutralizzare Silvio Berlusconi”.



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