“Spero che +Europa possa essere quella forza che può contrastare l’ascesa di populismi e nazionalismi”. A dirlo, parlando al congresso di +Europa in corso a Milano, il presidente del gruppo Alde al Parlamento Europeo, Guy Verhofstadt. “+Europa ha il suo programma nel nome: significa pensare che la maggior parte dei problemi che affrontiamo nel mondo può essere risolta a livello europeo”, ha aggiunto.
“Non so se il Pd ne sia convinto, e se non è convinto fino in fondo non farò da paravento per un’operazione di allargamento del Pd”. Lo ha chiarito Carlo Calenda, parlando al congresso di +Europa delle prospettive del suo manifesto “Siamo Europei”.
Per ora “è un manifesto, non è un partito, forse non sarà una lista, non lo so. Per ora sono 130 mila firme”. Il problema, ha spiegato Calenda, è “l’idea del Pd di bastare a se stessi” che “è l’origine delle difficoltà che hanno i liberali in questo Paese. È un male antico, che deriva da come era costruito il Pci”. Invece serve “una lista vera, davvero innovativa”. Altrimenti “io non sarò candidato”.
“Bisogna spiegare a cosa serve l Europa. Il riscaldamento globale distruggerà le prospettive di salute e di vita delle persone, dalla scienza e dalla ricerca scientifica dipendono la qualità della mostra vita. Sono temi che non si fermano alle frontiere nazionali ma per cui serve un Europa democratica, federale, ecologista, come deve essere +Europa, e aggregare tutte le forze che ritengono queste delle priorità e che sanno che gli stati nazionali da soli sono impotenti agovernare le grandi questioni del nostro tempo”, ha detto Marco Cappato.
Dal suo primo congresso +Europa, chiunque vinca, deve uscire unita. A rimarcalo, parlando dal palco, Emma Bonino. “Farò tutto quello che potrò e auspico che si rafforzi +Europa. Spero che chiunque vinca si sentano tutti vincitori. E sappiano che possano contare su sostegno e cooperazione di tutti, se saremo capaci di farlo avremo vinto tutti”, ha concluso.
Ecco le foto dal congresso di Milano.