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Cambiare la legge Fornero?

“Cambiare la legge Fornero sul mercato del lavoro è senz’altro necessario. Bisogna mettersi d’accordo sul come e sul dove. Prima di infilarsi in un dibattito sulla flessibilità, con conseguenti ricadute ideologiche, consiglierei, innanzi tutto, un ampio lavoro di consultazione delle parti sociali, degli operatori e delle associazioni professionali, affrontando in primo luogo quelle incongruenze della normativa che la rendono inapplicabile, come è risultato, in modo condiviso, sulla base della esperienza dei primi mesi.

A questo proposito ci sono aspetti ben più gravi delle disposizioni sui contratti a termine. Penso alle regole sulle partite Iva che restano, nonostante le modifiche, preclusive anche per le posizioni corrette. Non si tratta di abbassare le tutele, ma di liberare ancora di più le norme sulla flessibilità in entrata dal pregiudizio della irregolarità e dalla cultura del sospetto. Anche la nuova disciplina dei licenziamenti individuali presenta problemi addirittura di comprensione e interpretazione che sarebbe opportuno correggere, senza alterare la mediazione politica intervenuta a suo tempo”.

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