Reddito di cittadinanza, istruzioni per l’uso. A pochi giorni dal fatidico 5 marzo, giorno in cui si potranno inoltrare le domande o alle Poste o online, l’Inps ha pubblicato gli attesi moduli (qui il link). Un modello di 9 pagine, con molte spiegazioni e molti avvertimenti per i potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. L’Inps ha pubblicato con due giorni di anticipo sulla scadenza, ma senza darne notizia, il modulo per fare la domanda del nuovo sussidio, che potrà essere inviata a partire dal 6 marzo per avere i primi accrediti sulle apposite card dalla metà di aprile.
Dopo le spiegazioni, in cui si precisa peraltro che nel caso della pensione di cittadinanza il rinnovo trascorsi i primi 18 mesi è “automatico”, senza bisogno di far passare un mese e fare una nuova domanda, ci sono altre 5 pagine da compilare. Numerose le richieste: oltre al rispetto dei requisiti, chi fa domanda deve dichiarare di aver compreso tutti i passaggi necessari, i motivi di decadenza e le sanzioni in cui si incorre. Nel modulo si ricorda anche che “in caso di esaurimento delle risorse disponibili” l’entità del beneficio sarà “rimodulata”.
I file con i moduli si trovano al momento a fatica navigando sul sito dell’istituto di previdenza (cliccando su prestazioni e servizi e poi su tutti i moduli) e non sono stati ripresi dal sito ufficiale del governo per il reddito. Sono in tutto tre. L’Inps, infatti, ha già predisposto anche i due necessari da un lato per dichiarare eventuali redditi o lavori che non compaiono nell’Isee, dall’altro per comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti, sia nel caso si trovi una occupazione sia se ci sono altre variazioni nel nucleo dei beneficiari.
Al momento non compaiono nel modulo alcune novità introdotte al Senato al decretone, come ad esempio la necessità per gli stranieri di presentare, insieme alla domanda, documentazione del Paese di origine su situazione patrimoniale e di famiglia, tradotta in italiano e ‘timbrata’ dal consolato. Per ora bisogna solamente auto-dichiarare cittadinanza, residenza in Italia da almeno 10 anni di cui almeno due consecutivi e eventuale permesso di soggiorno (prevista anche la possibilità di essere in fase di rinnovo del documento). Sul fronte dei requisiti reddituali e patrimoniali, oltre ai dati contenuti nella dichiarazione sostitutiva unica a fini Isee, va anche specificato che nessuno in famiglia possieda auto o moto nuove o di grossa cilindrata, e se si sta pagando, e per quante rate residue, un mutuo prima casa.