Skip to main content

Il colosso del turismo cinese Ctrip punta il radar sull’Italia. Al via accordi con Adr, Trenitalia e Musei Ferrari

Si chiama Ctrip ed è la più grande agenzia di viaggi online dell’Asia, con fatturato di 88 miliardi di dollari e una capitalizzazione di mercato pari a 18 miliardi. Per intenderci nel mondo dopo Booking c’è questo colosso cinese con sede a Shanghai, quotato a New York e che ha puntato il suo radar sull’Italia e il suo patrimonio culturale da presentare al meglio ai turisti cinesi, soprattutto i millennials asiatici, non a caso considerati “i viaggiatori del futuro”.

La strategia di penetrazione è stata spiegata dal suo amministratore delegato Jane Jie Sun, con i partner italiani della certificazione Welcome Chinese: Aeroporti di Roma, Trenitalia e Musei Ferrari in un incontro presso Hassler Hotel di Roma e fa parte della missione che il presidente cinese Xi Jinping sta svolgendo in Italia. Accordi strategici che sono stati firmati a livello istituzionale anche con la Regione Toscana, quella Umbra e con il Comune di Roma e l’Enit.

Da quattro anni consecutivi la Cina è in vetta alle classifiche per il numero dei viaggiatori nel mondo. Nel 2017 sono stati 129 milioni i turisti cinesi nel mondo e nei prossimi cinque anni si stima che raggiungeranno i 700 milioni di persone. L’anno scorso l’Europa ha attratto quattro milioni di turisti dalla Cina. A questi vanno aggiunti anche i turisti cinesi che vivono in Europa e che viaggiano nell’area e quelli che lavorano in Africa e vogliono visitare Parigi o Roma. Così il flusso annuo ha raggiunto i 12 milioni di cui 2 milioni proprio in Italia, la terza meta in Europa.

“Con la firma con Ctrip vogliamo essere sempre più aperti nei confronti dei viaggiatori cinesi e vogliamo anche portare più italiani in Cina. L’interesse reciproco che c’è tra Cina e Italia certifica la bontà del lavoro che abbiamo fatto con Aeroporti di Roma nell’accoglienza per i viaggiatori cinesi” – ha spiegato Ugo de Carolis, amministratore delegato di Adr. “I turisti cinesi arrivano qui con l’aereo, poi prendono il treno e quindi visitano le tante bellezze italiane. E tra queste ci sono i Musei Ferrari” – ha aggiunto Michele Pignatti Morano, responsabile Musei Ferrari – “sono sicuro che la firma odierna con Ctrip è il solo il primo step di una lunga collaborazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Serafino Lo Piano, responsabile vendite Long-Haul Trenitalia: “Il ruolo di Trenitalia è di aiutare e sostenere lo sviluppo del turismo in Italia, e per raggiungere l’obiettivo abbiamo bisogno anche di una realtà importante come Ctrip”.

La Cina guida la classifica come top-spender per il turismo internazionale, con una spesa che ha superato i 260 miliardi di dollari, in grado di generare il 23 per cento delle entrate turistiche nelle destinazioni di tutto il mondo. Secondo le analisi realizzate dal Chinese International Travel Monitor, i cinesi chiedono sistemi di pagamento tramite i circuiti come UnionPay, Alipay o WeChat, staff che parli il mandarino, la possibilità di organizzare trasporti locali, sito web nella loro lingua. Non esiste un solo modello di turista cinese ma è fondamentale avere i sistemi di pagamento e parlare la nostra lingua, ed è fondamentale essere presenti sui social media, nel gradimento degli influencer cinesi. Basti pensare che la nostra torre di Pisa è diventata una meta ambita solo da quando è apparsa in una celebre soap opera cinese.

Ma anche la nostra ambasciata a Pechino non è stata a guardare e ha lanciato una campagna accattivante per arrivare a catturare l’attenzione dei turisti cinesi, soprattutto i più giovani. Il nostro ambasciatore Ettore Sequi ha scelto il volto di un giovane attore Liu Haoran con oltre 30 milioni di follower come testimonial di un viaggio nelle nostre città d’arte, da Roma a Firenze, da Venezia a Matera attraverso la campagna #MyItalianJourney che in poco tempo ha superato i 50 milioni di visualizzazioni sui social media cinesi. Insomma, tira più un post di Liu Haoran, il Riccardo Scamarcio d’Oriente, su Instagram o Twitter che vagonate di convegni e fiere sul turismo e l’Italia.

×

Iscriviti alla newsletter