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Finanza ed etica possono convivere?

È possibile coniugare il ricorso ai derivati finanziari con il buon uso del potere? C’è compatibilità tra la gestione del rischio in ambito bancario e assicurativo e la gestione di se stessi? Si può parlare contemporaneamente di algoritmi e virtù?

La crisi economica del 2008 ha portato alla luce evidenti criticità collegate ai meccanismi di scambio che animano i mercati finanziari; pur trattandosi di un fenomeno dalle cause più complesse, tra i principali responsabili di questa crisi ci sono senz’altro gli strumenti finanziari e la loro modalità di funzionamento.

Per cercare di dare una risposta a queste problematiche ancora lontane da una soluzione unitaria e condivisa, il Centro di Ricerca Markets, Culture & Ethics della Pontificia Università della Santa Croce, in collaborazione con il Gruppo Schult’z diretto da Luigi Pastorelli, ha allestito un programma di approfondimento sui più discussi strumenti finanziari, rivolto a dirigenti e funzionari di banche e assicurazioni, amministratori del settore pubblico e giovani laureati.

Il corso, concepito come un master e in programma da ottobre a dicembre 2013, prevede 60 ore di lezioni suddivise in otto moduli didattici, attraverso i quali si offrirà una sintesi di contenuti necessari “affinché gli scenari presenti e futuri si aprano davvero su una finanza nuova, che non riduca l’etica ad un’etichetta, ma la renda criterio costante e sicuro dell’azione economica”, ha affermato in proposito monsignor Martin Schlag, direttore di Mce.

Una proposta indubbiamente audace, che abbina contenuti di carattere specificamente tecnico nel campo della finanza ai fondamenti etici della saggezza pratica e del successo. Lo scopo di fondo è pertanto quello di dimostrare che gli strumenti finanziari, sostanziati dalla riflessione sull’agire umano in senso pieno, non hanno nulla da perdere. Infatti, “rimettere l’uomo al centro dell’azione economica e finanziaria potenzia gli esponenti di ogni algoritmo” – ha aggiunto Schlag – ben consapevoli che “l’etica non è una salsa che copre ogni azione”, ma “deve essere già dentro l’azione”.

Questo programma di “Risk management, prodotti finanziari e aspetti etici” sarà presentato il prossimo giovedì 16 maggio alle ore 15,30, in Piazza Sant’Apollinare alla Pontificia Università della Santa Croce con un pomeriggio di studi sul tema “Etica e rischio: scenari per una nuova finanza”, al quale interverranno, tra gli altri, l’ex ministro Antonio Martino e l’economista ed esperto di finanza Ettore Gotti-Tedeschi (nella foto).

A chiudere il corso a dicembre sarà Lord Brian Griffiths of Fforestfach, vice-chairman di Goldman Sachs, notoriamente coinvolto nei temi di etica e finanza.



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