La Lega Nord come lo Scottish National Party? Sul Telegraph di oggi si scrive di Umberto Bossi come il William Wallace all’italiana. Il “senatur” ha fatto notizia anche stavolta. E, in questa occasione, addirittura all’estero. Motivo scatenante? Le forti dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa a proposito di un esercito di 300,000 “fucili fumanti”, pronti a marciare su Roma per l’indipendenza.
“Nelle piazza del Nord Italia – si legge nella versione online del quotidiano – lo spirito di Braveheart è tornato, e stavolta più forte che mai”. Oltremanica sono tutti incuriositi dalla presenza (in Lombardia e Veneto) di bandiere scozzesi, kilts e parrucche rosse. Si chiedono cosa c’entri, e il Telegraph offre la risposta. La Lega vuole ciò che ha la Scozia: un proprio Parlamento indipendente.
Il Telegraph spiega le ragioni dei leghisti, esausti della “siesta” perenne in cui si dondola il Sud. Peccato che si siano dimenticati di analizzare bene la crisi che attanaglia il meridione italiano, in preda a quella che oggi si chiama “criminalità organizzata”, e vittima del furto nordista, risalente al secolo scorso, delle risorse economico-finanziarie a lui originariamente destinate.
Certamente curioso l’editoriale del quotidiano britannico. Emerge un italiano medio attaccato al valore della pizza ed un Paese appena uscito da un governo precedente (quello di Prodi) etichettato come “woeful”, cioè “deplorevole”. Peccato corrisponda ad un’immagine decisamente poco veritiera, ma molto offensiva, del nostro Paese.