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Chi c’era (e chi no) alla festa dell’Arma dei Carabinieri. Il punto di Vespa

Tribune strapiene alla caserma “Salvo D’Acquisto”, più che in altre occasioni, per il 205° anniversario dell’Arma dei Carabinieri con adeguata presenza governativa a predominanza Movimento 5 Stelle. Oltre ovviamente al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, “scortata” dal capo di Stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, e dal comandante dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, c’erano i ministri Alfonso Bonafede, Alberto Bonisoli, Giulia Grillo (M5S) e Marco Bussetti (Lega). Matteo Salvini era assente giustificato essendo in campagna elettorale per i ballottaggi di domenica prossima e ha festeggiato l’Arma ad Ascoli Piceno. Tra i sottosegretari alla Difesa c’era Angelo Tofalo (M5S) mentre il leghista Raffaele Volpi aveva un impegno alla Camera. Presente l’opposizione, anche se in veste istituzionale con i vicepresidenti del Senato, Ignazio La Russa, e della Camera, Mara Carfagna, oltre a ex ministri della Difesa come Arturo Parisi e Roberta Pinotti. Né potevano mancare consiglieri del Quirinale come Rolando Mosca Moschini, Francesco Garofani e il generale Roberto Corsini: protocollo a parte, in una fase politica così complicata occasioni del genere sono molto utili per scambiarsi pareri e informazioni.

OMAGGIO AGLI “EROI”

I grandi fatti di cronaca emozionano quando avvengono e poi, qualche volta, vengono dimenticati. Riemergono se i protagonisti vengono premiati e questo anniversario dell’Arma è stato particolarmente ricco: la medaglia d’oro al Merito civile al Gis per i 40 anni di attività antiterrorismo e quella d’oro dei Benemeriti della Cultura per i 50 anni del comando per la Tutela del patrimonio culturale, entrambe alla bandiera dell’Arma; una medaglia d’oro al Valore civile alla memoria al vicebrigadiere Emanuele Reali, travolto da un treno nello scorso novembre mentre inseguiva un ladro; 11 medaglie d’oro al Valore civile ai militari che intervennero il 6 agosto scorso quando un’autocisterna si infiammò a Bologna; 10 medaglie d’oro al Valore civile ai carabinieri che salvarono i 51 studenti e tre adulti ostaggio dall’autista senegalese che minacciava una strage sul bus a San Donato Milanese il 20 marzo; 3 medaglie d’oro al Merito civile ad altri carabinieri che coordinarono l’intervento delle pattuglie per lo stesso fatto; 2 medaglie d’argento al Valor civile a chi bloccò Luca Traini dopo aver ferito sei stranieri a Macerata il 3 febbraio; 7 medaglie d’argento al Valor civile a chi salvò due anni fa una famiglia di cinque persone bloccata da un incendio in casa.

IL BILANCIO

Il ministro Trenta ha rilanciato la necessità di interventi per prevenire i suicidi parlando dell’appuntato che si è tolto la vita in provincia di Potenza e invitando a “essere pronti a cambiamenti organizzativi”. È vero, come ha detto il ministro, che l’attività dei Carabinieri è percepita di più quando mettono la loro vita a rischio: 7 morti e 1.583 feriti nel 2018, un anno nello stesso tempo proficuo con oltre 70mila persone arrestate e 405mila denunciate, 4,2 milioni di controlli svolti, 14,3 milioni di persone identificate e 10,2 milioni di veicoli controllati. Costante l’impegno nell’ordine pubblico, con 410mila servizi, e nell’antiterrorismo con 48mila obiettivi e 358mila persone controllati e 17 arresti per reati di terrorismo, oltre all’arresto di 78 latitanti e di 783 appartenenti alla criminalità organizzata. Sul fronte dell’immigrazione gli arresti sono stati 294 e le denunce 471.



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