Il Popolo della Libertà plaude alla sospensione dell’Imu e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che a questo provvedimento aveva legato la sua stessa adesione al governo di larghe intese.
La tassa è sempre stata nel mirino di Silvio Berlusconi, che considera la prima casa “un bene primario, il più prezioso e sacro per una famiglia”.
Durante la scorsa campagna elettorale ha addirittura promesso ai suoi elettori di restituire l’imposta pagata lo scorso anno.
Nel coro di voci entusiaste spicca quella di Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera.
L’ex ministro della Pubblica Amministrazione esprime grande soddisfazione “perché lo stop al pagamento dell’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole è un
primo importante passo verso la complessiva riforma della tassazione degli immobili in Italia, che, ad oggi, è tra le più alte in Europa”.
L’Imu sulla prima casa, promette “non tornerà mai più, e il mese prossimo resteranno nelle tasche degli italiani 2,1 miliardi di euro, che fungeranno da stimolo ai consumi e alla crescita economica”.
Nelle intenzioni del centrodestra, la futura deducibilità dell’Imu pagata sugli immobili strumentali intende offrire un aiuto alle imprese sfiancate dalla crisi economica che per Brunetta ora possono trovare una “risposta alle loro grida di dolore”.
Il decreto – aggiunge – è il preludio a una “riforma dell’imposizione sugli immobili in Italia, che sarà la prima grande riforma del nostro paese, in un settore, l’edilizia, centrale per l’economia, ad oggi in profonda crisi”.
“La nostra battaglia per l’eliminazione dell’Imu a vantaggio delle famiglie, del mondo agricolo, del mondo delle imprese e dell’economia tutta – gongola l’esponente del Pdl – vede oggi un primo grande successo, che andrà avanti nei prossimi mesi, per concludersi entro l’estate. Bravi Letta, Alfano, Saccomanni!” conclude entusiasta l’ex ministro.