Beppe Grillo attacca il Papa? Leggendo i giornali di oggi sembrerebbe proprio di sì. I toni con i quali la stampa apostrofa le parole del comico sul Pontefice sono netti.
Anche le reazioni del mondo politico non sono state da meno: “Esagerato”, “delirante”, “spietato”.
Eppure, leggendo quello che ha detto Grillo, si ricava tutt’altra impressione: “Anche il Papa ultimamente – ha detto Grillo con il suo consueto tono surreale – è diventato qualunquista e un po’ populista, dice di pensare agli ultimi e non alle banche che siano di destra o di sinistra”.
Il messaggio del comico questa volta non sembra affatto irriverente, anzi, pare un elogio del Pontefice, che come lui si preoccupa dello strapotere della finanza e del denaro rispetto sui valori e sul benessere dei cittadini.
Fuori luogo è parso anche il fatto che Grillo si auto-accosti a Papa Francesco, ma questo è un altro discorso e non c’entra con i commenti della stampa, che in questa occasione pare aver toppato nel criticarlo.
LA REPLICA DI GRILLO
Nessuna offesa è uscita stavolta dalla bocca del comico, che si è immediatamente difeso sul suo blog pubblicando un commento di un suo sostenitore.
Nel criticare l’atteggiamento della stampa, Grillo critica una testata in particolare, intitolando il post “L’Huffington diffama il MoVimento”.
“Ma non si ha ritegno?” si legge sul sito del comico. “Già si leggono on-line titoli del genere: “Grillo attacca il Papa, qualunquista e populista”, Capite? Si dà a milioni di italiani una notizia, il più delle volte decontestualizzata (in questo caso riportando solo quella frase, come se avesse detto solo quello) e poi, visto che gli scettici, i tanti distratti, e tanti che odiano Grillo e il suo movimento per “partito preso” leggeranno questa notizia senza applicarcisi più di tanto, memorizzeranno solo quel concetto, ovvero Grillo ha attaccato il Papa, e, non che Grillo apprezza quanto detto recentemente dal Santo padre in merito alla decadenza dei partiti e dei politici italiani. Lo apprezza tanto – conclude il commento – che osa chiamare il Papa con gli stessi appellativi che partiti e informazione di regime gli hanno affibbiato in questi anni, appunto, ogni qualvolta Grillo abbia criticato la politica nostrana e i suoi baldi rappresentanti. Ma come si deve fare?”.