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Conte? Ha fregato Di Maio. Salvini? Tutti compatti con lui. Parla Centinaio

Tiratore scelto e infermiere. Gian Marco Centinaio è stato tra i primi a calare il sipario sulla convivenza forzata con i Cinque Stelle. Ed è stato l’ultimo a cercare di ricucire, fino a poche ore fa, per rilanciare l’alleanza gialloverde, senza Giuseppe Conte. Ora l’avvocato è ancora a palazzo Chigi e si prepara a un secondo mandato, la Lega è finita all’opposizione. “Conte ha rubato la leadership a Di Maio”, dice il ministro dell’Agricoltura e del Turismo in uscita. Nessun mal di pancia nel Carroccio, assicura. “Chi aveva qualcosa da dire a Salvini poteva farlo tre settimane fa”.

Centinaio, Salvini ha dato forfait alle consultazioni di Conte. Una ripicca?

Ma no. Conte ha fatto un intervento di un’ora al Senato attaccando a titolo personale il nostro leader politico. Semplicemente non abbiamo nulla da dirci ora.

Eppure lei è stato il leghista che ha combattuto fino all’ultimo per ricucire. O no?

È vero, ho fatto da pontiere. Ci ho creduto perché ci credevano tanti altri colleghi, a partire dai Cinque Stelle, non parlavo da solo nel deserto. Piuttosto che dare all’Italia un governo di scappati di casa di Pd, M5S e Leu abbiamo provato a ricucire.

Eravate anche disposti a mandar giù Di Maio premier.

Il M5S è il partito con più parlamentari ed era giusto che indicasse un nuovo premier. Chiunque purché non fosse Conte.

Davvero l’avvocato era il problema?

Ovviamente era solo uno dei problemi. Tolto Conte ci saremmo seduti intorno a un tavolo a verificare se ci fossero i presupposti per lavorare. Il premier era uno strumento per dire alla Lega i no che i Cinque Stelle non volevano pronunciare ad alta voce.

Oggi Conte gode di un apprezzamento bipartisan. C’è chi ci vede uno statista…

E io sono il papa (ride, ndr). Pur di buttare fumo negli occhi agli italiani lo stanno descrivendo bravo, biondo e con gli occhi azzurri. Se Conte ha un merito è quello di aver rubato a Di Maio la leadership del Movimento Cinque Stelle in quest’anno a Palazzo Chigi.

Quello giallorosso sarà un governo pro-Ue?

Sarà prima di tutto un governo contro la Lega, che nasce per non andare al voto e per evitare che Salvini incassi alle urne. Non lo dico io, lo dice la Boschi.

L’idea però non dispiace a Trump, che su Twitter ha benedetto il Conte due.

Non ce l’aspettavamo, ci siamo rimasti male. Nella vita tutto serve per crescere.

Ora tornerete all’opposizione. E dovrete riparlare con i vostri ex alleati. C’è ancora vita nel centrodestra?

Inizieremo a farlo dalle prossime elezioni regionali in Emilia. È giusto ricominciare a parlare per capire se ci sono i presupposti per lavorare insieme. Certo, il centrodestra così come lo abbiamo pensato gli anni scorsi non esiste più.

Gira voce di qualche mal di pancia nella Lega. Nulla da rimproverare a Salvini?

Il 6 agosto abbiamo convocato l’ultima riunione di dirigenti e ministri leghisti al Viminale. Tutti, all’unanimità, abbiamo chiesto a Salvini di staccare la spina. Chi adesso fa il fenomeno e pensa di tirarsi indietro poteva farlo tre settimane fa.



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