Skip to main content

La guerra tra Belen Rodriguez e i pediatri

Nuova polemica attorno alla showgirl argentina Belen Rodriguez. Questa volta tra biberon, latte artificiale e comunicati dei pediatri. Dopo la pubblicazione di alcune fotografie della neomamma che esce da una farmacia con una confezione di latte artificiale e un biberon, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ha emesso un comunicato per denunciare “l’intollerabile pubblicità occulta, vietata per legge, con chiari intenti commerciali verso modalità non naturali di nutrizione”.

Firmato dal dottor Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps, il comunicato spiega che la società voleva denunciare pubblicamente “ogni pubblicità occulta di latte artificiale, biberon e tettarelle soprattutto quando sfrutta immagini di personaggi di grande visibilità mediatica per dare messaggi gravemente fuorvianti come l’utilizzo di latte artificiale a discapito del latte materno”.

Formalmente, la società ha ragione: il decreto ministeriale del 9 aprile 2009 vieta la pubblicità di latti artificiali, in linea con le direttive europee relative al Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno.

Ma Belen Rodriguez ha fatto infuriare ai pediatri per un altro aspetto: secondo Di Mauro, “sebbene sulla pagina di copertina del settimanale in questione sembri proprio che il piccolo succhi dal seno materno, in altre foto si lascia intendere che Belen Rodriguez sia intenta nell’acquisto del comune ‘kit di sopravvivenza’ di cui ogni mamma si fornisce per eventuali evenienze”.

E ha aggiunto: “sarebbe opportuno piuttosto che, da parte dei media, venisse sottolineata la scelta naturale di una madre che, anche se famosa, garantisce al suo bambino il proprio latte, in assoluto il migliore”.

Nell’articolo “Dalla parte di Belen” pubblicato dalla Rivista Studio, si affronta la questione al di là del caso di gossip: “Il problema è che, senza nulla togliere agli indubbi benefici alla salute del bambino, sull’allattamento al seno si è creato, in Italia ma anche all’estero, un clima un po’ troppo talebano”. E si approfondisce sopratutto il caso americano, dove tra progetti di legge e guerra mediatica si censurano le mamme che scelgono – o sono impedite – di allattare.

Quando le è stato consegnato il tapiro da Striscia la notizia, l’argentina si è giustificata: “Ogni uno cresce i figli come vuole”. Forse, in questo caso, come direbbe Selvaggia Lucarelli, basterebbe che Belen Rodriguez si occupasse delle “copertine di cotone con le iniziali del pupo” e lasciasse stare “per un po’ quelle di Chi”.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter