Franca Rame, attrice, autrice ed ex senatrice, è morta questa mattina a Milano all’età di 84 anni.
Nata in una famiglia con antiche tradizioni teatrali, legate al teatro dei burattini e delle marionette, il suo debutto nel mondo dello spettacolo avvenne quando lei era ancora in fasce.
Nel 1950, assieme ad una delle sorelle, lavorò nella rivista con Marcello Marchesi. Nel 1954 sposò Dario Fo, e con lui quattro anni dopo, fondò la Compagnia Dario Fo-Franca Rame.
Sempre al suo fianco nel 1968, abbracciò l’utopia sessantottina fondando il collettivo Nuova Scena dal quale però si separò per divergenze politico-ideologiche assieme al marito. Da ciò nacque un altro gruppo di lavoro, detto La Comune, con cui interpretò spettacoli di satira e di controinformazione politica anche molto feroci.
Ha sostenuto l’organizzazione Soccorso Rosso Militante e dalla fine degli anni anni settanta ha partecipato al movimento femminista interpretando testi di sua composizione.
Nel marzo del 1973, fu rapita da esponenti dell’estrema destra e subì ogni tipo di violenza. Il reato contestato ai suoi aguzzini è andato in prescrizione dopo 25 anni.
Nelle elezioni politiche del 2006 fu eletta senatrice in Piemonte tra le fila dell’Idv. Antonio Di Pietro la propose come Presidente della Repubblica e ricevette 24 voti. Ha lasciato il Senato nel 2008, non condividendo gli orientamenti governativi.
Nel 2009 ha scritto assieme al marito Dario Fo la sua autobiografia intitolata “Una vita all’improvvisa”.
Tra dicembre 2011 e marzo 2012 con il marito Dario Fo ha riportato inoltre in scena “Mistero buffo in una serie di spettacoli nel nord Italia”.
