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Elezioni: all’estero ci vedono così

 
A meno di un mese dalle elezioni parlamentari Sherpa Tv conduce un´inchiesta. Al centro dell´indagine politica c´è la campagna elettorale vista dalla stampa estera.
I corrispondenti esteri in Italia dipingono all´estero una campagna elettorale fondata sul sistema “gerontocratico”, dove vige l´assenza del “volto nuovo”. “La classe politica spagnola è molto più giovane”, sostiene Pelayo Emerge di Antena Tres. Secondo Ian Fisher del New York Times “la leadership del Paese è lontana dalla gente, cui sembra mancare la percezione, diffusa invece nell´elettorato americano, di poter fare la differenza, di poter cambiare le cose. Gli Italiani, in definitiva, sono stanchi di entrambi gli schieramenti”.
Se i francesi non riescono a concepire “liste monotematiche come quella di Giuliano Ferrara”, perché nel loro Paese “nessuno mette in discussione il diritto di una donna ad abortire”, Jennifer Grego, del Financial Times, è invece colpita dalla “mancanza di valori”, dovuta alla presenza di candidati al Parlamento con cause pendenti.
Infine l´ottimismo del russo Alexey Bukalof: “L´Italia è un paese che ha ancora molto da dire”
Su un punto i corrispondenti intervistati da Sherpa Tv sono concordi quasi all´unanimità: l´ipotesi, a prescindere dal vincitore finale, di un successivo accordo tra i leader dei due principali schieramenti politici.


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