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Gli italiani, gli attacchi turchi e la crisi siriana. I numeri di Swg

Gli italiani condannano gli attacchi turchi ai curdi siriani e ritengono che il governo italiano debba spendersi per fermare l’offensiva condotta da Ankara.

NO ALL’ATTACCO TURCO

È questo il quadro che emerge da una rilevazione di Swg secondo la quale per il 62% degli intervistati l’attacco voluto da Recep Tayyip Erdogan è sbagliato perché, contrariamente alla retorica usata dal presidente turco, “i curdi non sono terroristi” e la sua è una offensiva “immorale”. Solo il 5% pensa che Ankara abbia fatto bene, mentre il 33% non sa.

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SBAGLIATO PIEGARSI A ERDOGAN

Anche rispetto alla promessa di Erdogan di liberare 3,6 milioni di profughi che andrebbero verso i Paesi europei in caso di interferenza dell’Ue nel conflitto siriano, gli intervistati hanno una posizione netta. Il 67% ritiene che non ci si debba piegare alle minacce del presidente turco; solo il 12% pensa che sia meglio non rischiare una nuova crisi migratoria.

LE ATTESE SUL GOVERNO

Sulla scia di queste opinioni, il 58% degli intervistati ritiene che sia molto o abbastanza importante che il governo italiano si impegni per fermare l’offensiva turca in Siria. Un numero, questo, che raggiunge il 97% tra gli elettori del Pd, il 69% nel Movimento 5 Stelle e il 64% nei sostenitori della Lega.

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IL RUOLO AMERICANO

Allo stesso modo, gli italiani considerano ancora cruciale il ruolo degli Stati Uniti nell’area e pensano che Washington possa assicurare la necessaria stabilizzazione. Considerazioni che si evincono dal fatto che il 54% degli intervistata pensa che il presidente americano Donald Trump abbia sbagliato a ritirare le truppe Usa dal teatro (solo il 15% la considera, invece, una mossa giusta).



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