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Par condicio di sabbia

La par condicio, l’equilibrio del dibattito. Un tema delicato alla base di un ordinamento democratico. La parzialità è un concetto molto difficile da raggiungere. Ma la spontaneità nella volontà di provare a inseguirla dovrebbe esser principio fondante almeno durante una campagna elettorale. Vale per tutti i paesi democratici. Quindi anche per il nostro. Non è stata tuttavia una vera e propria “doccia fredda” l’atto di richiamo rivolto a Rai e tv private dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. Come in passato l’incertezza non avvolgeva l’an ma il quando.
 
“Immediato riequilibrio dell´informazione politica tra tutte le liste partecipanti alla campagna elettorale”. Questo quanto richiesto dall’Authority. Passano gli anni, passano i governi, cambiano le etichette, ma la fantasia critica di chi redige queste “tirate d’orecchie” rimane intaccata. D’altronde: come dargli torto?
 
La vera sfida è un’altra. Chi, infatti, sarebbe pronto a mettere la mano sul fuoco di fronte all’affermazione che sia proprio questo lo “squilibrio”. Forse il problema è a monte. Se non si risolve all’origine tutto il resto è solo “castelli di sabbia” destinati a sgretolarsi col cambiare delle maree. Il problema italiano è l’invasione della politica, o meglio, dei politici. Superata questa ennesima tempesta elettorale forse andrebbe ripensata la materia, ripartendo non tanto dalla forma ma dai contenuti.

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