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Perché Vladimir Putin perde consenso tra i russi

Il presidente russo, Vladimir Putin, rimane lo zar di tutte le Russie, ma ai russi piace molto meno rispetto a una volta. Lo dice uno studio pubblicato dal quotidiano economico Vedomosti e condotto da Levada, la società di sondaggi più indipendente del Paese.

In due anni, l’indice di gradimento del capo del Cremlino è sceso di 10 punti percentuali. Sono lontani insomma, i dati del 2014, quando, subito dopo l’annessione della Crimea al territorio russo, la popolarità del presidente era all’87%.

Da quel momento, però, ha iniziato a calare, complici da una parte una situazione economica sempre più difficile, dall’altra la decisione di Putin di mettere mano alla riforma delle pensioni, pur sapendo che questo gli avrebbe provocato non poche conseguenze dal punto di vista interno.

Stando alla ricerca di Levada, il 32% degli intervistati ha espresso ‘ammirazione’ e ‘simpatia’ per il presidente della Repubblica, due anni fa il valore si aggirava attorno al 42%. Il 61% ha detto si sentirsi ‘lontano’ o ‘indifferente al presidente, con un aumento 7% rispetto alla rilevazione precedente.

‘Neutralità e indifferenza sono i sentimenti provati con più frequenza nei confronti del Capo dello Stato’ ha spiegato Lev Gudkov, presidente di Levada, sottolineando però che la diminuzione del gradimento è da addebitare a motivazioni economiche.

‘Il malcontento crescente è aumentato nell’ultimo anno – ha detto Gudkov – ed è dovuto principalmente a fattori economici: la diminuzione degli stipendi, la mancanza di prospettive, il senso di stagnazione nel Paese.

Se i sentimenti nei confronti di Putin, poi sono più tiepidi, il 70% dice ancora di approvare il suo lavoro. Un risultato dettato anche dalla mancanza di un’alternativa percepita come reale.

Alle scorse elezioni municipali, per la prima volta, il Partito del presidente ha perso quasi un terzo dei suoi seggi nel consiglio comunale di Mosca, mentre in altre città i candidati sono stati costretti a correre in liste civetta o come candidati indipendenti per non rendere palese la flessione del partito di maggioranza.

Il 2021 sarà un anno molto importante per il futuro del Paese, per via delle elezioni per il rinnovo del parlamento e del premier. Nel 2023, poi, ci saranno le presidenziali che dovrebbero, almeno in linea teorica, decretare la fine dell’era dello zar.



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