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Battersi per un ideale è segno di speranza

Ieri, se fosse stato ancora vivo, avrebbe compiuto 94 anni. Robert Kennedy fu assassinato a Los Angeles il 6 giugno del 1968.  Dopo l’elezione del fratello John divenne ministro della Giustizia carica che mantenne per tutto il periodo della presidenza di J.F.Kennedy. Nel 1968 vinse le primarie per la Casa Bianca in Indiana e Nebraska, perse in Oregon, ma vinse poi nel Dakota del Sud e in California, aprendosi la strada per la candidatura democratica alla Presidenza Usa. Tra i tanti discorsi pronunciati nel corso della sua carriera politica resta memorabile quello pronunciato in Sudafrica esattamente due anni primadi essere ucciso.Il 6 giugno del 1966 nell’ università di Città del Capo, Robert Kennedy pronunciò le parole più forti.

L’aula magna era piena, a migliaia restarono fuori sperando di ascoltare le sue parole attraverso gli altoparlanti. Ma inutilmente: i fili erano stati staccati. Kennedy ricordò agli studenti di un paese razzista che anche loro erano parte dell’ unica, vera comunità internazionale, quella dei giovani che hanno il compito di combattere la convinzione che l’ umanità si esaurisca nel ristretto circolo di coloro che abitano la stessa città, hanno le stesse opinioni e il medesimo colore della pelle. Li esortò ad atti individuali di coraggio morale perché con quegli atti avrebbero scritto la storia di una generazione.

Poi pronunciò le parole, oggi scolpite nel marmo del cimitero di Arlington:”Ogni volta che un uomo si batte per un ideale, o lotta contro l’ ingiustizia, invia un minuscolo impulso di speranza, e tutti questi impulsi insieme possono generare un’ energia capace di travolgere le più possenti mura di oppressione e ostilità”. Bob ricordò in quel giorno di giugno le parole che il fratello John rivolse ai giovani degli Stati Uniti: “L’energia, la fede, la devozione che portiamo per questo sforzo illuminerà il nostro paese e tutti quelli che lo serviranno, ed il bagliore di quel fuoco potrà davvero accendere il mondo”. Proprio così: la speranza sa di non avere certezze ma si fa con l’andare avanti. Ogni tanto qualcosa torna.


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