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Wikileaks contro Google, ecco la nuova crociata di Assange

C’è un nuovo capitolo nelle guerre che combatte Julian Assange. Ora il creatore e anima del sito Wikileaks punta contro l’ideologia di Google. Secondo lui, si tratta di una nuova forma di “imperialismo” dell’era digitale.

L’accusa è stata pubblicata in occasione dell’uscita del libro “The New Digitial Age”. In un articolo tradotto in Italia da Repubblica, Assange critica la pubblicazione perché la considera “un prototipo chiaro e provocatorio dell’imperialismo tecnocratico, scritto da due dei suoi principali negromanti, Eric Schmidt e Jared Cohen, intenti a costruire un nuovo idioma per il potere globale degli Stati Uniti nel XXI secolo”.

Il nuovo idioma, scrive Assange, rispecchia “il legame sempre più stretto fra il dipartimento di Stato e la Silicon Valley, impersonato dal signor Schmidt, presidente esecutivo di Google, e dal signor Cohen, ex consulente di Condoleezza Rice e Hillary Clinton e ora direttore di ‘Google Ideas’”.

Assange aggiunge che “The New Digital Age” cerca di convincerci che la tecnologia è in grado di rimodellare i popoli e le nazioni del mondo, che lo vogliano o no, a immagine della superpotenza dominante.

Secondo Assange, questo libro è prima di ogni altra cosa il tentativo da parte di Google di presentarsi come il grande visionario geopolitico dell’America, l’unica azienda in grado di rispondere alla domanda “in che direzione dovrebbe andare l’America?”.



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