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Scaglia sfila la lingerie di La Perla dalle mani di Calzedonia

Sms Finance, la finanziaria di Silvio Scaglia, fondatore di Fastweb, è la nuova proprietaria di La Perla, storica azienda bolognese che produce intimo di lusso. Sms Finance si è infatti aggiudicata, per 69 milioni di euro, l’asta fallimentare che si è tenuta oggi al Tribunale civile, sotto le Due Torri. Sbaragliata, dunque, la concorrenza degli altri due gruppi in gara interessati all’acquisto, Calzedonia, che aveva offerto 68 milioni, e gli israeliani di Delta Galil Industries.

Gli obiettivi di Scaglia

La Perla “è uno dei grandi brand italiani di lusso, noto in tutto il mondo e con grandi potenzialità per essere rilanciato” finito “in un loop negativo tipico delle operazioni di private equity che quando le vendite vanno male pensano solo al taglio dei costi” tanto da portare il fatturato “dai 250 milioni nel 2003 a neanche 100 milioni di quest’anno”, ha spiegato Scaglia al Corriere della Sera.

Le rassicurazioni ai dipendenti

“Non siamo un fondo, io sono un imprenditore”, ha sottolineato Scaglia all’uscita dall’asta per La Perla, a Bologna, ai giornalisti che gli hanno ricordato le perplessità espresse in passato dai sindacati nei confronti di un acquirente visto da molti più come un fondo di investimento che come un partner industriale. “Dopo Omnitel e Fastweb, io mi impegno in prima persona su La Perla”. Scaglia ha ribadito l’impegno a tutelare tutti i dipendenti, tranne quelli dei due stabilimenti già chiusi, come previsto nell’offerta. “I dipendenti – circa 800 – penso siano elementi fondamentali della qualità e costituiscono il valore del marchio. I dipendenti possono stare tranquilli”. 

Gli investimenti previsti da Scaglia

Tutte e tre le offerte, infatti, erano state “livellate” dal giudice sulla base della prima presentata da Sms Finance che prevedeva, appunto, l’assunzione per gli 800 dipendenti. Quindi, “la gara” finale si è svolta sulla base dei rilanci sul prezzo d’acquisto. I 69 milioni di euro, cifra pari all’offerta più alta fatta dalla finanziaria di Scaglia, andranno a coprire i creditori de “La Perla”. Il fondatore di Fastweb ha poi confermato un piano di rilancio dell’azienda che prevede investimenti per circa 110 milioni di euro.

L’amarezza di Veronesi

”Dalla padella degli americani alla brace di Scaglia. Povera Perla. Mi dispiace per i dipendenti, che devo dire si sono fatti vivi in tanti per chiedere di sostenerli”, ha invece dichiarato il patron di Calzedonia, Sandro Veronesi. ”Abbiamo fatto quello che abbiamo potuto e tirato parecchio sul prezzo. Ci saranno grati i creditori delle banche, che prenderanno molti più soldi. Siamo arrivati a un milione, dopo era troppo”.



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