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Ultimo giorno di consultazioni.

Ormai non ci crede neanche lui. E come “un triste presagio” ammonisce l’Italia: “un’occasione mancata”. Il sindaco di Roma (ancora per poche ore, perché, come formiche.net ha annunciato su questo sito, il primo cittadino si sta preparando a rassegnare le dimissioni) getta la spugna: “Registro le posizioni del centro destra. Credo che rischi di essere un’occasione mancata della politica italiana, si vuole precipitare verso le elezioni con una legge sbagliata”. Durante la consultazione con Marini ha ribadito la necessità di un governo provvisorio di almeno tre mesi per metter mano alla legge elettorale e intervenire su salari e produttività, soprattutto per riformare la politica. Ma c’è chi ha fretta: il no di Berlusconi è fermo. E allora tutti i politici ormai danno per scontata la dichiarazione che Marini renderà al presidente della Repubblica. Il mandato esplorativo non sembra esser andato affatto a buon fine, il consenso non sarebbe stato raggiunto.

Il Giornale, quotidiano vicino alla famiglia Berlusconi, dava per certo il raggiungimento in gran segreto di un accordo tra Veltroni e il leader di Forza Italia. Notizia subito smentita dallo stesso Fini che, dopo aver caldeggiato per mesi la sua autonomia, ora torna ad affiancarsi al Cavaliere in nome dell’unità e si candida alla poltrona del Campidoglio, in concorrenza con Rutelli.

Anche Prodi rompe il silenzio e, riferendosi all’articolo del Giornale, dichiara: “Utopia! Basta giochetti!”.

E in questo ultimo giorno di consultazioni, se a sinistra c’è insistenza e richiesta, il centro destra avanza e impone “alle urne”.



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