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“Taglio al profilattico”

Mentre in Italia si riaccende il dibattito sull’aborto, e si mette in serio pericolo la legge 194, la cattolicissima Irlanda ci impartisce una grande “lectio magistralis” e taglia l’Iva sui profilattici. Il ministro delle Finanze Brian Cowen, dopo un lungo tira e molla con Esecutivo, Agenzia di Stato e Crisis Pregnancy Agency, ha comunicato la scelta. Motivo? “Arginare con decisione il ripetersi di gravidanze indesiderate, fenomeno questo decisamente diffuso in Irlanda e da tempo in attesa di risposte serie e concrete – come si legge nella newsletter di fiscalita’ internazionale “Fisconelmondo” – anche per la lunga catena di effetti destabilizzanti sul piano sociale e interrelazionale”. Secondo Fisconelmondo questa scelta farà risparmiare 80 centesmi sui prezzi di listino dei profilattici. In molti hanno iniziato a brontolare giudicando irrisorio lo sconto e chiedendo, di conseguenza, l’esenzione totale dall’Iva.

Quello di oggi rappresenta un forte segnale di cambiamento, non solo perché proviene da un paese talmente religioso da considerare argomento tabù la gravidanza indesiderata, ma anche perché si è andati all’origine del problema: in base ad alcune indagini, il mancato uso del preservativo “da parte dei giovani tra i 18 e i 24 anni – i più interessati da gravidanze indesiderate – è da ricercarsi nel costo delle confezioni in vendita”.

A non esser felice sarà sicuramente il Papa. Ma ormai è troppo tardi. L’Irlanda ha deciso: tabù caduto.



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