La musica si spegne ancora una volta.
Matteo Armelini, 31 anni, operaio di Roma, è rimasto ucciso nel crollo di una parte del palco, montato all´interno del Palacafiore, a Reggio Calabria, che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini.
L´operaio era impegnato a fissare le illuminazioni insieme ad alcuni colleghi quando la struttura, crollando, lo ha colpito, uccidendolo sul colpo. Nel crollo sono rimasti feriti altri due operai che attualmente si trovano ricoverati in ospedale. Il palco è stato posto sotto sequestro, mentre vigili del fuoco e polizia stanno cercando di capire le cause del cedimento.
“Ciao Matteo”. Così il sito ufficiale di Laura Pausini rende omaggio al giovane operaio. E la tragedia non può non ricordare la morte di Francesco Pinna, il giovane operaio travolto e ucciso a dicembre dal crollo del palco in allestimento a Trieste per il concerto di Jovanotti.
Adesso il cantante ritorna ad esprime il suo dolore su Twitter e la sua vicinanza alla famiglia di Matteo Armelini, sottolineando però che “è necessaria una discussione molto seria tra organismi competenti su come possiamo migliorare il livello di sicurezza”.
Perchè, come si legge sul profilo twitter del cantante, “le normative ci sono e nei tour vengono rispettate. Dobbiamo capire tutti noi coinvolti cosa deve cambiare”.
E intanto sui social network, il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, torna a scaldare gli animi.
v.c